A Salò una risposta di civiltà a chi considera il lago una discarica

SALO' - Giornata di pulizia dei fondali, ieri a Salò, organizzata da Sea Shepherd Italia con il patrocinio del Comune. Dal lago recuperato di tutto, oggetti e rifiuti che raccontano di un'inciviltà diffusa.

Decine di vecchi copertoni d’auto, una barchetta in vetro resina da 5 metri, vasi da notte forse provenienti dall’ex ospedale, un vecchio skate anni ’80, bottiglie di vetro e tanta, troppa plastica. Una montagna di rifiuti recuperata dal lago e reinserita nella filiera del riciclo.

La mattinata di pulizia dei fondali è stata promossa ieri, domenica 20, dal coordinamento lombardo di Sea Shepherd Italia, la più agguerrita organizzazione per la tutela degli oceani, dal 1977 impegnata sui mari di tutto il mondo per impedire la distruzione di habitat e il massacro di specie marine, da qualche anno attiva anche sulle acque interne lombarde.

 

Più di 80 i sub coinvolti, ai quali si sono affiancati i volontari a terra, sostenuti dagli operatori di Garda Uno, che hanno preso in carico e differenziato il materiale recuperato dai sub così da ricollocarlo nella filiera del riciclo, e dai tecnici del Comune di Salò, che ha patrocinato l’evento e fornito supporto logistico.

È stata una bella mattinata di impegno collettivo, che ha visto la partecipazione di tante associazioni di sub come North Central Divers, Merano Club Sommozzatori e Scubalitrox, affiancati da altre realtà del territorio come il progetto di welfare comunitario Legami Leali, Garda Zero Waste Girls, Benaco Guardians e Dirbergamo.

Una risposta corale all’inciviltà dilagante di chi ancora scambia il lago per una discarica.

 

 

 

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