Collettore del Garda, Ags punta ai fondi del Recovery Fund

GARDA VERONESE - Azienda Gardesana Servizi candida il progetto del nuovo collettore del Garda ad essere finanziato con i fondi del Recovery Fund. Alessia Rotta, presidente della Commissione Ambiente della Camera, ha incontrato nei giorni scorsi i sindaci dell’entroterra gardesano.

Il Recovery Fund rappresenta una opportunità concreta per co-finanziare la realizzazione del nuovo collettore del Garda. A ribadirlo l’onorevole Alessia Rotta, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera, che nei giorni scorsi ha incontrato i sindaci dell’entroterra gardesano, soci di Azienda Gardesana Servizi.

Infatti, dopo l’incontro con i primi cittadini dei Comuni che si affacciano sul  Garda veronese avvenuto a fine settembre, la presidente Rotta ha voluto aggiornare anche i colleghi dell’entroterra sulle potenzialità messe a disposizione da questo strumento. Il Recovery Fund prevede, per il nostro Paese, un plafond di 209 miliardi di euro, di cui il 37% da destinare a progetti di “green economy”. AGS ha provveduto ha inviare la documentazione necessaria affinché il collettore sia inserito tra le opere finanziabili.

“Il nuovo collettore del Garda – ha sottolineato la presidente Rotta – ha buone possibilità di essere tra i progetti finanziabili attraverso il Recovery Fund perché possiede i criteri che l’Europa chiede: la sua progettazione è in fase avanzata e i primi interventi sono previsti a partire dal prossimo anno, fatto molto positivo visto che tra i parametri introdotti c’è quello della fattibilità del progetto entro il 2026. Le linee guida elaborate dalla Commissione Ambiente prevedono una particolare attenzione alla realizzazione di infrastrutture idriche, comprese quelle di collettamento. Per questo come Commissione continueremo a dialogare con il ministro dell’Ambiente per fare in modo che siano finanziati quei progetti che rispondono ai criteri stabiliti per i quali il collettore parte in vantaggio”.

“I fondi messi a disposizione dal Recovery Fund – ha ribadito Angelo Cresco, presidente di AGS – rappresentano una grande opportunità per garantire che il nuovo collettore sia realizzato senza gravare eccessivamente sulle tariffe e sui cittadini. AGS ha già inviato la documentazione necessaria per inserire il collettore tra le opere finanziabili. La sua realizzazione, infatti, è una battaglia che dobbiamo portare avanti tutti insieme perché con questa infrastruttura ci giochiamo il futuro dello sviluppo di tutta l’area rivierasca e di quella interna. Per questo è fondamentale che tutti i sindaci soci di AGS siano informati e condividano questo progetto e ci aiutino a coinvolgere le forze parlamentari, la Regione con la sua nuova giunta e il Ministero nel ritenere il nuovo collettore un’opera necessaria per la tutela del nostro territorio”.

 

 

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