Complesso Migross, demolizione e nuovo progetto

TOSCOLANO – Mai terminato. Uno scheletro di cemento, simbolo di degrado, nel mezzo del paese. Un ecomostro con una lunga storia di difformità edilizie e abusi. Sarà abbattuto.

La vicenda del complesso residenziale di via Religione, in parte occupato, al piano terra, dal supermercato Migross, registra una svolta: sarà completamente demolito.

Al suo posto sorgeranno volumetrie che ospiteranno di nuovo il supermercato, ampliato, e un ristorante. È quanto prevede il progetto presentato in Comune dall’attuale proprietà, la stessa del supermercato Migross, che ha acquistato l’intera volumetria in funzione di un ampliamento della struttura e di altri investimenti.

«Una proposta che ci trova soddisfatti – dice l’assessore all’urbanistica Ermanno Benedetti – anche perché un intero piano dell’immobile è abusivo». Il progetto è al vaglio dell’Amministrazione. «Abbiamo chiesto qualche cambiamento, siamo in fase di valutazione. Il progetto – spiega Benedetti – è in parte in variante a quanto previsto dal Pgt e questo comporterà un certo iter autorizzativo». Che significa tempi non brevissimi. Anche se la proprietà preme sull’acceleratore per non perdere la prossima stagione. Si apre insomma un nuovo capitolo nella storia del complesso edilizio Migross,

 

 

spiega l’assessore Benedetti: «Il complesso edilizio “Migross” è il risultato di un’operazione immobiliare a dir poco sventurata e paradigmatica per la politica urbanistica ed edilizia condotta dalle amministrazioni precedenti di Toscolano Maderno, in evidente e aperto contrasto con la Soprintedenza di Brescia.
Originariamente si trattava di un sito a destinazione produttiva, ove preesisteva la Cartierina Gardesana, in buona parte tutelata con vincolo monumentale.

Nel 2003 (ai tempi del sindaco Elena) venne apportata una variante urbanistica con trasformazione in zona a prevalente destinazione residenziale di completamento. Al contempo, negli stessi mesi, si approvò un piano di recupero per l’intero comparto con la previsione di un complesso commerciale e residenziale, di circa 18mila mc anteposto alla preesistente Cartierina Gardesana.

Successivamente, sempre nel 2004, venne rilasciata dal Comune una prima autorizzazione (urbanistica e paesaggistica) inerente un intervento commerciale e residenziale mediante la demolizione della parte non soggetta a vincolo monumentale del fabbricato produttivo originario.

 

La parte tutelata venne invece dichiarata inagibile dai VV.FF. in data 24/06/2004, a seguito di richiesta sopralluogo, ed il giorno successivo il Sindaco emanò un’ordinanza di demolizione per la messa in sicurezza.

Seguirono pratiche autorizzative di variante con rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche in sub-delega da parte del Comune, ma annullate dalla Soprintendenza, seppur dopo che i relativi lavori iniziarono.

Il tira e molla procedurale e giudiziario, impossibile da riassumere in poche righe, ci ha restituito un immobile rimasto incompiuto, in avanzato stato di degrado, e con pesanti difformità rispetto alle autorizzazioni (un intero piano è allo stato, abusivo).

L’impatto rilevante e lo stato indecoroso ci fanno auspicare – conclude Benedetti – una soluzione che riporti compiutezza e ordine ad una zona ormai non più riconducibile alla condizione originaria».

 

 

I commenti sono chiusi.