Covid: a Riva del Garda i test naso-faringei rapidi

RIVA DEL GARDA - Da oggi, lunedì 2 novembre, nella farmacia comunale «San Giuseppe» al rione Degasperi è possibile effettuare il test naso-faringeo rapido per la ricerca dell’antigene della Covid-19.

L’esame, che si effettua in una piccola costruzione di legno esterna alla farmacia e che richiede circa tre minuti di tempo (compresa una breve fase di accettazione), per ora è possibile esclusivamente su prescrizione medica.

È il medico di famiglia, infatti, a segnalare il nominativo per inserirlo nell’agenda del Cup o a emettere la ricetta rossa o la ricetta elettronica, e in questo caso l’interessato dovrà prenotare il test tramite CupOnLine. Per accedere al portale (cup.apss.tn.it) serve inserire i dati della propria tessera sanitaria (codice fiscale e numero della tessera) indicando poi il numero della ricetta rossa o elettronica e andando poi a scegliere la prestazione (digitando la descrizione “tampone prelievo microbiologico”, peraltro indicato sulla ricetta) e la sede e la data dove svolgerlo (compare una lista di sedi). Il tampone è effettuato da un infermiere e il risultato è disponibile nel giro di circa due ore sul portale TreC dell’Apss.

 

 

Conclusa la sperimentazione, iniziata il 9 ottobre alla farmacia comunale di Piedicastello a Trento, il servizio è partito lunedì 2 novembre, oltre che a Riva del Garda, a Trento (nella stessa farmacia di Piedicastello) e a Pomarolo (nella farmacia comunale di via 3 Novembre). La presentazione alla stampa della novità si è tenuta lo stesso giorno, mezz’ora prima dell’inizio del servizio (che provvisoriamente si svolge dal lunedì al venerdì dalle 15.15 alle 17.17 e il sabato al mattino con orario da stabilire, ma che presto sarà ampliato). Hanno preso parte alla presentazione per l’Amministrazione comunale il sindaco Cristina Santi e il vicesindaco e assessore alle politiche sociali Silvia Betta, per Farmacie Comunali SpA il presidente Cristiana Sartori, il direttore generale Lorenzo Arnoldi e il responsabile tecnico Federica Setti.

“Appena insediata la nuova Amministrazione -ha spiegato il vicesindaco e assessore alle politiche sociali Silvia Betta- ci siamo subito dedicati all’emergenza sanitaria, che rimane una assoluta priorità, vista anche questa fase preoccupante di ripresa dei contagi. Conoscevamo questa sperimentazione e abbiamo subito sentito l’assessore provinciale Stefania Segnana, che ci ha sostenute e indirizzate, sicché nel giro di pochissimo tempo abbiamo perfezionato la collaborazione con Farmacie Comunali. Ora speriamo che il servizio possa estendersi ad altre farmacie dell’Alto Garda”.

 

 

Per ora si accede solo con prescrizione medica -ha detto il sindaco Cristina Santi- ma stiamo lavorando perché a breve il servizio sia disponibile anche privatamente, così da dare risposta a un bisogno diffuso della cittadinanza. L’idea è passare da due a quattro ore al giorno, metà per le persone con prescrizione medica, metà per i privati, che potranno prenotarsi tramite farm@pp, la app di Farmacie Comunali, a un costo che è ancora in fase di definizione ma che contiamo di mantenere il più basso possibile. Dobbiamo fare di tutto per contrastare la diffusione del contagio, così da limitare i danni e poter lavorare e andare a scuola”.

Il tampone naso-faringeo è un esame per la diagnosi della covid-19 che si caratterizza per i tempi brevi: per ottenere il risultato, infatti, bastano circa quindici minuti. Nel caso degli esami effettuati a Riva del Garda, i tamponi sono processati non immediatamente ma una volta raggiunto un certo numero, sicché il risultato è disponibile nel giro di circa due ore. L’esame richiede il semplice prelievo di materiale biologico dal naso e dalla bocca in modo semplice e non doloroso, con l’ausilio di un apposito bastoncino cotonato che viene posto a contatto con la mucosa presente nelle prime vie respiratorie.

 

“È importante tenere presente che oggi il tampone molecolare rimane l’unico test a dare la certezza assoluta -ha detto il direttore generale di Farmacie Comunali Lorenzo Arnoldi- e che quindi il naso-faringeo va utilizzato in modo opportuno, cioè per certe casistiche di persone. Occorre cioè che lo eseguano le persone che hanno dei sintomi, diversamente c’è uno spreco di risorse e c’è sempre il rischio dei falsi negativi. In caso di esito positivo al Sars-Cov-2, infatti, il risultato va considerato certo, ma in caso di negatività la certezza la dà solo il tampone molecolare, che rimane l’unico test a decretare la fine della quarantena”.

 

 

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