Strada della Forra, Alghisi: “Pressing inutili”

TREMOSINE - Il presidente Alghisi risponde a chi invoca le procedure di somma urgenza per la riapertura: "La Provincia non può lavorare contro norma. Se altri Enti vogliono assumersi la responsabilità della procedura d'urgenza, la Provincia è pronta a mettere a disposizione i fondi".

Il Presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi, interviene in merito alla missiva di Regione Lombardia, firmata da Claudia Carzeri, Presidente della V Commissione Infrastrutture, e da Alessandro Mattinzoli, Assessore alla Casa (la riportiamo più sotto).

“Siamo consapevoli – ha dichiarato giovedì 25 marzo il Presidente Alghisi – dell’importanza strategica della strada della Forra, del patrimonio storico, paesaggistico e della valenza che la stessa strada ha per attrattività turistica. Per questo motivo sin da subito ci siamo messi al lavoro per intervenire rispetto alla frana che ha colpito in modo importante e grave il tratto in questione”.

La strada, principale via di collegamento per Tremosine, lo ricordiamo, è chiusa dal 28 dicembre per dissesti.

“I lavori di pulizia dai detriti, di disgaggio massi pericolanti e rimozione del verde – continua Alghisi – sono iniziati immediatamente, durati due mesi e costati 80mila euro. Inoltre, sono in corso i lavori per il ripristino delle barriere divelte e per la sostituzione di quelle inidonee. Tutte queste opere, che potevano essere svolte mediante gli appalti di manutenzione dell’Ente, sono state attivate immediatamente ed eseguite con celerità. Lo stato di usura delle barriere paramassi impone tuttavia la loro sostituzione e. permanendo la situazione di pericolo per la sottostante viabilità, non è possibile – dice Alghisi – riaprire al transito prima della definitiva messa in sicurezza”.

In questi mesi, non sono inoltre mancati confronti e incontri tra gli Enti coinvolti, ultimo il 24 marzo scorso, nel quale il Presidente della Provincia, i Consiglieri delegati Andrea Ratti e Gianpiero Bressanelli, insieme ai tecnici dei Settori competenti, hanno incontrato il Presidente della Comunità Montana dell’Alto Garda, Davide Pace, il sindaco Battista Girardi e il vice sindaco di Tremosine Raffaella Dalò.

“Si procederà ad effettuare per primi – spiega Alghisi – gli interventi a monte della strada, al fine di collegare subito l’abitato con i due ristoranti. Abbiamo messo a disposizione 1,3 milioni di euro, approfittando delle norme anticovid, con il conferimento dell’incarico nelle more dell’approvazione di Bilancio. Se c’è qualcuno degli Enti interessati disponibile ad assumersi la responsabilità esclusiva di una procedura d’urgenza, la Provincia è pronta a mettere immediatamente a disposizione i fondi”.

Sono già stati affidati gli incarichi per la progettazione delle nuove barriere paramassi, non appena saranno pronti gli esecutivi si procederà con la gara d’appalto per la posa.

Si sottolinea inoltre che, rispetto alla strada alternativa SP 38 – Tremosine Tignale – sono in corso le progettazioni dei lavori straordinari di messa in sicurezza di alcuni punti di criticità segnalati, tra cui un ponte, i cui lavori non creeranno comunque disagi alla viabilità.

Una delle foto della Sp 38 diffuse dalla Provincia.

 

La richiesta della Regione Lombardia

Il 23 marzo erano sulla questione erano intervenuti due esponenti regionali, la consigliera Claudia Carzeri, Presidente V Commissione  Territorio e infrastrutture,  e l’assessore  alla Casa e Housing Sociale Alessandro Mattinzoli, che avevano scritto ad Alghisi.

Riportiamo la lettera:

«Egr. Presidente Alghisi,
come è ben noto e riportato anche dagli organi di stampa, la comunità tremosinese dipende in maniera determinante dai flussi turistici e la strada della Forra garantisce un importante richiamo oltre che una facile e veloce via di comunicazione. La nostra nota è per rimarcare quanto da molti indicato circa l’urgenza di ripristinare la SP 38 che collega la Gardesana con la frazione di Pieve, questo al fine di aiutare l’economia e il turismo della zona possibilmente prima della ormai imminente stagione turistica.

Infatti, il perdurare del periodo caratterizzato dall’emergenza COVID 19 sta seriamente compromettendo tutte le attività economiche legate ai flussi turistici del Comune di Tremosine che sono drasticamente diminuiti nel corso dell’anno 2020 e se a questo dovessimo aggiungere un prolungarsi della chiusura della strada in oggetto anche nel periodo estivo, questo non potrà che suscitare ulteriore contrarietà da parte di tutta la comunità anche per il rischio che potrebbe presentarsi nelle situazioni di emergenza, per i mezzi di soccorso costretti a tempi di percorrenza dilatati.

Confidiamo. malgrado le risapute difficoltà della provincia. che possa essere avviata una procedura di somma urgenza che dia l’opportunità di riaprire in tempi brevi la strada al flusso veicolare e consentire alle attività di riprendere senza ulteriori disagi il proprio lavoro.

Da parte nostra – concludono Mattinzoli e Carzeri – la massima disponibilità istituzionale per raggiungere l’obiettivo comune».

Sp 38 chiusa all’imbocco sulla Gardesana.

L’associazione Strada della Forra

Il problema della chiusura della strada ha spinto gli operatori tremosinesi a costituirsi nell’Associazione Strada della Forra, che sabato scorso si è presentata in un incontro online, al quale sabato sera hanno partecipato una cinquantina di tremosinesi.

Gli operatori sono preoccupati per i tempi prospettati dalla Provincia per la riapertura: fine settembre. Cioè al termine della stagione turistica, quella che doveva segnare la rinascita e che invece rischia di naufragare ancora prima di iniziare.

Per Moreno Zocchi, ristoratore e presidente del sodalizio, è «un gravissimo problema economico e sociale». La chiusura rischia di dare il colpo di grazia alle attività, già in ginocchio dopo lunghi mesi di chiusure dovute all’epidemia. Ma crea allarme anche per il dilatarsi dei tempi di percorrenza necessari per arrivare in riviera (il paese non è isolato grazie alla viabilità alternativa: la Tignalga che passa da Tignale e la Sp 155 che sale da Limone). Un problema per chi lavora e chi va a scuola, ma anche per chi, ad esempio, dovesse essere soccorso dall’ambulanza.

La sua prima richiesta formale l’associazione l’ha inoltrata a Regione, Provincia, Comunità Montana e Comunità del Garda: «Ad ogni operazione tecnica, amministrativa e finanziaria necessaria per il ripristino della viabilità sia garantita la prevista procedura di somma urgenza».

La presidente della Comunità del Garda, il ministro Mariastella Gelmini, assicura «solleciti verso gli enti interessati», auspicando una decisa accelerazione dei lavori, «perché la Strada della Forra rappresenta un unicum di valenza gardesana, nazionale ed europea».

L’associazione, risolto il problema della chiusura, si prefigge di continuare ed operare per la tutela e la promozione della strada, tenendo alta l’attenzione per sollecitare le necessarie manutenzioni periodiche e gli auspicati ampliamenti della carreggiata.

 

 

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