Il trentennale della migrazione albanese

RIVA DEL GARDA - Domenica 6 giugno nella sala conferenze della Rocca il sindaco Cristina Santi ha consegnato una medaglia di cittadinanza a sette cittadini di origine albanese che si trovano a Riva del Garda da trent’anni.

L’immigrazione albanese è un vasto fenomeno che ha interessato l’Italia in modo particolare all’inizio degli anni Novanta, col crollo del regime comunista di Enver Hoxha, di ispirazione marxista-leninista, che aveva condannato il Paese all’isolamento e alla povertà assoluta. Si trattò di un vero e proprio esodo, affrontato in situazioni spesso molto dure. Prima dell’approdo definitivo, gli albanesi di Riva del Garda furono accolti nella caserma Giuseppe De Gol di Castel Ivano; quindi furono ospiti di famiglie e iniziarono l’inserimento sociale e lavorativo.

Gli undici albanesi che il 5 giugno hanno festeggiato il trentennale del loro approdo a Riva del Garda, e dei quali sette hanno preso parte alla cerimonia di domenica, sono Shpetim Ostaku, Valter Hysaj, Erio Korani, Xhaferr Biranji, Maksim Leka, Ardian Metko, Ilirjan Findiku, Nystret Saini, Gjergji Preka, Pirro Adami e Harif Sinanaj. Nel corso della cerimonia, iniziata alle ore 11, è stato proiettato un video di testimonianze storiche dell’epoca.

«È stata una cerimonia emozionante -dice il sindaco Cristina Santi- in cui si sono ripercorsi ricordi ed eventi dal profondo significato emotivo e storico. La comunità albanese è una comunità grande, integrata e che alla nostra cittadinanza ha dato molto in questi trent’anni, anche dal punto di vista dell’impegno sociale e lavorativo. Sono orgogliosa di aver potuto dare a molti di loro una riconoscenza da parte di questa amministrazione».

La comunità albanese di Riva del Garda è attiva da oltre dieci anni nell’educazione alla cittadinanza e nell’integrazione alla Comunità europea, oltre che nella cooperazione internazionale, con l’associazione Rinia, che ha sede in via Scaligero ed è presieduta da Erio Korani.

 

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