Green Pass: anche Arco chiede a Fugatti di ripensarci

ARCO - C’è anche Arco tra gli oltre 50 Comuni che hanno firmato la lettera di richiesta al presidente della Provincia Maurizio Fugatti di mitigare l'ordinanza n. 77, che rischia di compromettere, con l'obbligo del Green Pass per gli eventi al chiuso e in strutture dedicate, la stagione estiva degli eventi.

«Voglio prima di tutto tranquillizzare non solo il pubblico ma anche e soprattutto artisti, compagnie e tutti gli addetti dell’indotto in merito agli eventi al castello e al parco Arciducale – dice l’assessore alla cultura Guido Trebo- che non sono minimamente toccati dall’ordinanza. Il problema riguarda gli eventi nei luoghi chiusi, che stante la nuova ordinanza saranno fruibili solo da persone in possesso della certificazione. Non si tratta di sottovalutare la pandemia, questo lo voglio sottolineare, ma di ritrovare una misura di buon senso e di equilibrio. Professionisti e associazioni che organizzano eventi culturali e sportivi si sono attrezzati per rispettare tutte le misure via via entrate in vigore, e ora la nuova misura appare ridondante e discriminante».

Continua l’assessore: «Ad esempio, nei ristoranti e nei bar non ci sono regole così stringenti. Attenzione: non ci sfugge che presumibilmente la novità ha lo scopo di stimolare l’adesione alla campagna vaccinale, obiettivo del tutto condivisibile, ma l’impatto è eccessivo, oltre che solo su cultura e sport, già messi a durissima prova dalle restrizioni e che faticosamente stanno cercando di risollevarsi».

La richiesta, già esplicitata nella lettera con cui si chiede al presidente Fugatti l’incontro, è di togliere l’obbligatorietà del Green Pass, tutt’al più limitandola agli eventi più affollati, dove cioè si utilizzano più del 50 % dei posti disponibili.

Nella mattinata di oggi, mercoledì 7, è arrivata una precisazione del presidente della Provincia Fugatti: «Per assistere ad eventi sportivi, teatrali, culturali e nei cinema – siano essi al chiuso o all’aperto – il Green pass non è obbligatorio, ma può essere richiesto da gestori e organizzatori qualora intendano consentire un maggiore afflusso di pubblico rispetto ai limiti stabiliti a livello nazionale».

 

 

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