Le statue stele del Mag al Landesmuseen di Zurigo

RIVA DEL GARDA - Il Museo Alto Garda saluta fino a gennaio tre statue stele esposte nella sezione dell’archeologica del Museo di Riva. I monumenti saranno al centro della mostra internazionale “Uomini di pietra” al Landesmuseen di Zurigo, in compagnia di altre statue provenienti da tutta Europa, dal 17 settembre 2021 al 16 gennaio 2022. Saranno temporaneamente sostituite a Riva del Garda da fedeli riproduzioni.

Si sono concluse positivamente le operazioni di asporto e imballaggio delle statue stele di Arco esposte nella sezione di archeologia del Museo di Riva del Garda, sede del Museo Alto Garda.

Venerdì 3 settembre sono state prelevate tre delle otto statue stele del Mag, corrispondenti a Arco II, Arco IV e Arco VI, più il calco della statua stele Arco I.

Le statue stele di Arco rappresenteranno la punta di diamante della grande esposizione internazionale “Uomini di pietra” al Museo Nazionale Svizzero – Landesmuseen di Zurigo, che vede tra i consulenti scientifici anche il soprintendente per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento, Franco Marzatico. L’esposizione raccoglie testimonianze provenienti da tutta Europa, per presentare anche al grande pubblico le ancora poco note statue stele del terzo millennio a.C., indagandone diffusione e significato. La mostra è articolata in quattro sezioni principali: le stele antropomorfe sono presentate talora isolate, altre volte in gruppo, altre ancora in dialogo con oggetti e contesti contemporanei.

Statua stele, MAG Museo Alto Garda.

 

A testimoniare la diffusione del fenomeno, la mostra raccoglie statue stele provenienti da tutto l’arco alpino (Val d’Aosta: Saint Martin de Corléans; Valcamonica: Museo nazionale della preistoria della Valcamonica; Trentino Alto-Adige: Museo Alta Garda e Südtiroler Archäologie Museum), e da altre zone d’Europa, come Ucrania, Liguria, Sardegna, Francia e Grecia.

Il fenomeno europeo delle statue stele, diffuso dall’Ucraina all’Atlantico, nel terzo millennio a.C. raggiunge l’arco alpino dove è documentato in Trentino-Alto Adige dal ritrovamento di ventidue esemplari, otto dei quali sono stati scoperti ad Arco tra il 1989 e il 1990 durante gli scavi per la costruzione del nuovo ospedale. Esposte nella sezione archeologica del Museo di Riva del Garda, le statue stele di Arco, scolpite a tutto tondo e forse dipinte, in origine erano erette all’aperto in un’area a probabile destinazione cerimoniale, nei pressi di un antico canale del fiume Sarca.

Nel gruppo di Arco sono presenti personaggi maschili, riconoscibili in base alle maggiori dimensioni e caratterizzati dall’ostentazione di armi, figure femminili, contraddistinte dalla raffigurazione dei seni e da alcuni particolari dell’abbigliamento, e un personaggio privo di elementi distintivi, di piccole dimensioni, che probabilmente rappresenta un soggetto non adulto. A eccezione della statua stele più grande, che è in materia prima locale, tutti gli altri esemplari sono in marmo proveniente dalla val Venosta (Alto Adige).

La particolare attenzione rivolta alla raffigurazione di armi, ornamenti ed elementi dell’abbigliamento che si connotano come simboli di potere, suggerisce alcune ipotesi interpretative su chi fossero i soggetti rappresentati. Le statue stele potevano rappresentare personaggi di rango elevato realmente esistenti oppure immagini di divinità, anche se l’ipotesi più probabile è che siano figure commemorative di antenati illustri che con la loro imponente presenza legittimavano il potere dei gruppi dominanti dell’età del Rame.

Statua stele, MAG Museo Alto Garda.

 

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