Depurazione, i sindaci del Chiese: “Mancano valutazioni ambientali e sanitarie”

LAGO DI GARDA - I sindaci di Montichiari, Gavardo, Muscoline e Prevalle hanno notificato il ricorso relativo al nuovo collettore: «Riteniamo che l’ipotesi del fiume Chiese quale recettore finale non sia frutto delle valutazioni scientifiche previste dalla legge».

Scrivono Marco Togni (sindaco di Montichiari), Davide Comaglio (Gavardo), Giovanni Benedetti (Muscoline) e Damiano Giustacchini (Prevalle): «Nessuno ha mai iniziato la valutazione delle conseguenze ambientale e territoriali non solo dei due depuratori, ma anche dei cento chilometri di condotte che saranno interrate nei nostri territori e delle centrali di pompaggio.

Quando lo Stato decide che occorre far presto, concentra nelle mani di un solo soggetto tutti i poteri che la legge attribuisce a differenti Amministrazioni. Per far ciò, dunque, il decreto di nomina del Commissario indica anche quali leggi possono essere eccezionalmente derogate da quest’ultimo.

Il Commissario per la sponda bresciana del lago di Garda può derogare soltanto alle norme sugli appalti.
Non è titolare né dell’incarico, né del potere di scegliere il luogo o i luoghi dove installare il nuovo impianto. Men che meno può derogare alle norme rigorose che impongono l’effettuazione della valutazione ambientale e sanitaria di qualunque ipotesi di localizzazione del nuovo collettore.

Abbiamo deciso di intervenire fin dal primo atto del Commissario anche perché non vogliamo che venga sprecato il denaro pubblico che è stato stanziato.

Se il Commissario appalterà le opere, infatti – scrivono i 4 sindaci -, l’accertamento dell’illegittimità della scelta Gavardo-Montichiari comporterà l’annullamento dei contratti, con perdite ingenti di risorse pubbliche destinate all’opera.

Secondo noi, è bene confrontarsi subito ora perché poi potrebbe essere troppo tardi. Anche per questo abbiamo contestato a gran voce la scelta di non fissare la data per il confronto personale tra amministrazioni, che è prescritta dalla legge in caso di dissenso».

 

 

I commenti sono chiusi.