Lazise, al via l’Università popolare di istruzione e formazione

LAZISE - Apre con una lezione dell'avvocato Federico Reggio su "Quando Alessandro incontrò il Budda: storie alle origini delle vie della seta" alla Dogana Veneta, lunedì 8 novembre alle 17,00, il nutrito calendario degli appuntamenti della Università Popolare di Istruzione e Formazione.

E’ un appuntamento ormai consolidato da anni, promosso dall’Assessorato alla Cultura in stretta sintonia con l’Associazione culturale Francesco Fontana. Gli incontri si terranno quest’anno ogni lunedì, alle 17,00 anzichè come in passato nella giornata di martedì, comunque sempre a Pacengo presso il Centro Polifunzionale di Via Croce Papale 2.

Per informazioni ed iscrizioni è possibile contattare l’ufficio cultura al numero 045.6445130 oppure il coordinatore Arturo Parolini al 346.9686303.

In calendario alcune lezioni sulla pittura spaziando da Segantini a Raffello Sanzio, toccando le religioni, la storia di Venezia, Ottaviano Augusto, Italo Calvino, le quattro rivoluzioni industriali, toccando lo stile di vita per allontanare la demenza senile, il Parkinson e l’Alzaimer, la salute a tavola e la continuazione di lezioni precedenti su l’Egitto.

Sono in tutto 19 lezioni che spaziano appunto su temi diversi ma che hanno ognuno un messaggio da trasmettere, soprattutto culturale – spiega Arturo Parolini – e che ripropone in gran parte i temi dell’anno scorso che non abbiamo potuto sviluppare per il blocco causato da pandemia. E’ stata una esigenza forte da parte di tutti i nostri soci – continua Parolini – rimettere in piedi gli incontri proprio per un interscambio sia culturale che personale, per una esigenza forte di vederci anche fisicamente. E quì devo proprio ringraziare l’assessore per la sua disponibilità e per gli spazi che ci ha messo a disposizione. Ovviamente tutti devono essere in possesso del Green Pass per poter accedere al luogo della lezione. Iniziamo- conclude Parolini -fiduciosi di poter superare ogni isolamento e di fermare la pandemia anche grazie al vaccino.”

Sergio Bazerla

 

 

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