Presidio 9 agosto al prefetto: “Ascolti le realtà sociali”
LAGO DI GARDA - Il Presidio 9 agosto "Salviamo il Fiume Chiese" chiede al nuovo prefetto il «riconoscimento delle istanze di opposizione al coinvolgimento del bacino idrografico del Chiese nella depurazione del lago di Garda».
Scrive il Presidio 9 agosto in una nota diffusa oggi, mercoledì 26 gennaio: «Una settimana fa s’è insediato il nuovo Prefetto di Brescia, la signora dott.ssa Maria Rosaria Laganà (ne abbiamo scritto qui, ndr), che assume anche il ruolo di Commissario alla depurazione del Garda.
Il nostro Presidio, adiacente all’ingresso principale della Prefettura, il prossimo 9 febbraio compirà ben 6 mesi di civile e costante permanenza quale protesta corale, eclatante, e d’informazione permanente, 24 ore su 24.
Con il presente Comunicato stampa vogliamo esternare pubblicamente l’auspicio che dalla dott.ssa Laganà venga un segno, mai venuto in precedenza, di riconoscimento delle competenti e ampiamente rappresentative istanze di opposizione al concetto di trasferire nel bacino idrografico del Chiese la depurazione del lago di Garda, istanze di cui noi siamo portatori.
Lo facciamo a nome dell’alleanza delle 5 entità sociali che hanno avviato e sostengono questo Presidio popolare, che a loro volta raggruppano molte decine di associazioni e comitati di cittadini dei Comuni dell’intero bacino idrografico del Chiese.
Confidiamo, profondamente, in un concreto segnale che dia inizio ad un nuovo passo nel rapporto con le realtà sociali che da mesi sono impegnate nel Presidio.
Ciò – conclude il Comitato 9 agosto – eviterebbe l’incancrenirsi dei rapporti sociali che già mostrano attriti pesanti tra le varie comunità del Chiese e del Garda a causa di quel concetto di trasferimento della depurazione da un bacino all’altro, che genera di fatto una discriminazione a danno della gente dei Comuni del Chiese. Ricordiamo che lo sversamento della depurazione del lago di Garda nel fiume Chiese, oltre a non avere alcun senso ambientale e naturale, induce a far pensare a speculazioni per interessi nemmeno troppo reconditi, che la gente del Chiese non accetterà mai».
Il comunicato è firmato da:
- Alessandro Scattolo, in rappresentanza del Comitato Ambiente Territorio Basso Garda
- Piera Casalini, in rappresentanza del Comitato mamme del Chiese
- Sergio Aurora, in rappresentanza del Comitato Referendario Acqua Pubblica Brescia
- Gianluca Bordiga, in rappresentanza della Federazione delle Associazioni che amano il Fiume Chiese ed il suo Lago d’Idro
- Pietro Zanotti, in rappresentanza del Tavolo provinciale Basta Veleni
- Alessandra Zanini, Vincenzo Chianese, Raffaella Giubellini, Mirko Savi, nel ruolo di coadiuvatori al coordinamento.
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