Al Vittoriale la scultura più iconica del futurista Boccioni

GARDONE RIVIERA - In mostra al Vittoriale uno dei capolavori del Futurismo: "Forme uniche della continuità nello spazio", la più celebre scultura dell'artista Umberto Boccioni.

L’abbiamo vista tutti, centinaia di volte, sul retro delle monete da 20 centesimi di euro coniate in Italia. Rappresenta simbolicamente il movimento e la fluidità ed è considerato uno dei capolavori del Futurismo.

Se ne conoscono varie versioni. Una è esposta al Museo del Novecento di Milano, altre alla Tate Modern di Londra, al MoMA di New York, al Metropolitan Museum, sempre a New York…

Ora un esemplare della scultura “Forme uniche di continuità nello spazio” è esposto a Villa Mirabella, al Vittoriale degli Italiani, nell’ambito della mostra “Anselmo Bucci. Ritorno al Vittoriale” con opere, per la maggior parte inedite, dell’“artista totale” che fu amico di Boccioni, amicizia celebrata appunto grazie a Forme uniche di continuità nello spazio, in prestito straordinario, sino al termine della mostra l’11 settembre.

Questo pezzo è considerato uno dei capolavori del Futurismo.

Forme uniche della continuità nello spazio è il perfetto esempio dell’applicazione in scultura dei principi del futurismo. Se osserviamo l’opera di lato possiamo distinguere con facilità una figura umana, senza braccia, nell’atto di compiere un passo in avanti.

Nel corpo si riconoscono distintamente alcuni muscoli, come i polpacci, e l’articolazione del ginocchio. La figura attraversa lo spazio creando un’energia interna tutta sua, frantumandosi nella sua azione, e formando un tutt’uno con l’atmosfera che la circonda.

L’opera di Boccioni a Villa Mirabella.

 

La mostra dedicata ad Anselmo Bucci, curata da Giordano Bruno Guerri in collaborazione con l’Archivio Anselmo Bucci di Monza, racconta l’artista svelandone le diverse sfaccettature della personalità, lo spessore intellettuale, la visione culturale, l’impegno come artista “totale” e il ruolo di assoluto protagonista del Novecento italiano.

Circa trenta opere scelte accompagnano il visitatore alla scoperta del pittore, in un arco temporale che copre quasi quarant’anni di attività, dal 1908 al 1946. A corredare il racconto di Bucci e i suoi dipinti di guerra un grande arrivo: “Forme uniche di continuità nello spazio” di Umberto Boccioni, in prestito straordinario, sino al termine della mostra.

Accompagna la mostra un catalogo edito da Silvana Editoriale.

Fino all’11 settembre 2022 a Villa Mirabella, all’interno del complesso del Vittoriale degli Italiani.

 

 

 

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