Incidente alla falesia Belvedere: donna elitrasportata a Trento

NAGO TORBOLE - Una climber del 1996 di Verona è stata elitrasportata all’ospedale Santa Chiara di Trento con un possibile trauma cranico, dopo essere precipitata per circa sette metri dalla falesia Belvedere a Nago-Torbole.

La ragazza era in fase di discesa quando è precipitata, probabilmente per un errore nella manovra, finendo a terra e rimanendo sempre cosciente.

E’ successo ieri, giovedì 2 giugno. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 15.45.

Il Tecnico di Centrale operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre via terra sono arrivati gli operatori della Stazione Riva del Garda, tra cui vi era un sanitario. Il Tecnico di elisoccorso e l’equipe medica sono stati verricellati sul posto. La donna, dopo aver ricevuto le prime cure mediche, è stata recuperata con il verricello a bordo dell’elicottero, per essere trasferita all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Il climber Adam Ondra sulla falesia Belvedere.

 

Poco prima, intorno alle 14.05, l’Area operativa Trentino meridionale, con gli operatori della Stazione Vallagarina, è intervenuta in aiuto di una escursionista del 1985 di Verona sulla ferrata Monte Albano (Mori). La ragazza si trovava nella parte centrale della ferrata quando non è stata più in grado di proseguire in autonomia per sfinimento. Tre operatori del Soccorso Alpino della Stazione Vallagarina hanno raggiunto l’uscita della ferrata con il mezzo in dotazione alla Stazione ed hanno attrezzato una calata di circa 80 metri, raggiungendo la ragazza che nel frattempo era riuscita a portarsi verso l’ultimo tratto verticale della ferrata. Con la collaborazione dei Vigili del Fuoco di Mori, la donna è stata recuperata verso l’alto, fino all’uscita della via. Dopodiché i soccorritori hanno accompagnato la donna e la sua compagna di escursione a valle fino alla macchina. Per lei non c’è stato bisogno del ricovero in ospedale.

Il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino ricorda di prestare attenzione a non intraprendere percorsi particolarmente esposti al sole nelle ore più calde della giornata. 

 

 

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