Ciclovia del Garda, le tre Regioni fanno il punto

VALEGGIO SUL MINCIO - Sabato 18 giugno a Valeggio convegno «La ciclovia del Garda. Un progetto interregionale unitario». Intervengono i vertici di Provincia di Trento e Regioni Lombardia e Veneto.

Appuntamento sabato 18 giugno a Valeggio sul Mincio, a partire dalle 10 a Villa Meriggio, in via Degli Scaligeri 4.

Il programma:

ore 10.00 Saluto del Sindaco, Alessandro Gardoni

ore 10.15 Relazioni:

  • Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia Autonoma di Trento
  • Elisa De Berti, Vice Presidente della Regione Veneto
  • Claudia Maria Terzi, Assessore Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia

ore 11.15 Interventi dei Presidenti delle Provincie di Brescia, Verona e Mantova, dei sindaci, dei presidenti dei Consorzi turistici e degli operatori del settore

ore 12.15 Conclusioni a cura di Mariastella Gelmini, presidente della Comunità del Garda e Ministro degli Affari Regionali

Moderatore: Pierlucio Ceresa, Segretario Generale della Comunità del Garda

 

La ciclovia del Garda. Un progetto interregionale unitario

Pubblichiamo di seguito le info predisposte dalla Comunità del Garda in previsione del convegno di sabato.

«La ciclovia del Garda rientra tra le dieci ciclovie di carattere prioritario individuate dall’articolo 1, comma 640, della legge n. 208 del 2015, e successive modificazioni. Per la progettazione e la realizzazione di un Sistema Nazionale di Ciclovie Turistiche (SNCT), l’indicazione normativa ha previsto la priorità per i percorsi Verona-Firenze (la Ciclovia del Sole), Venezia-Torino (la Ciclovia VENTO), da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE) attraverso la Campania, la Basilicata e la Puglia (la Ciclovia dell’acquedotto pugliese), il Grande raccordo anulare delle biciclette (GRAB di Roma), la ciclovia del Garda, la ciclovia Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia, la ciclovia della Sardegna, la ciclovia Magna Grecia (Basilicata, Calabria, Sicilia), la ciclovia Tirrenica e la ciclovia Adriatica.

Nella disposizione normativa era stato indicato come i progetti e gli interventi relativi alle ciclovie turistiche fossero individuati con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti (ora Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili), di concerto con il Ministro dei beni e delle attività culturali (riguardando, ora, il Ministero della cultura e il Ministero del turismo).

Dal punto di vista dell’attuazione degli interventi, i Soggetti coinvolti sono le Regioni, la Provincia Autonoma di Trento, e il Comune di Roma Capitale, ciascun Ente con riferimento al territorio attraversato dalla relativa ciclovia. Nell’ambito di ciascuna ciclovia, è stato altresì individuato un Soggetto capofila.

Per il finanziamento dei costi della progettazione e della realizzazione di tali opere, il decreto 29.11.2018, n. 517, del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dei beni e delle attività culturali e il Ministro delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo, ha definito un riparto di 161.780.679,60 euro tra le dieci ciclovie, prevedendo ulteriori 200 milioni di euro, da destinarsi successivamente (al netto di 2.706.453,43 euro per la ciclovia GRAB), secondo l’evoluzione della progettazione del sistema di ciclovie in atto.

Le valutazioni progettuali sono state destinate alla competenza di singoli Tavoli tecnici appositamente istituiti ai sensi dei protocolli d’intesa previsti dal decreto.

Nell’ambito di tale decreto, per la ciclovia del Garda sono stati previsti 16.622.512,40 euro; l’insieme di tali risorse mirava a garantire l’agevole sviluppo del progetto di fattibilità tecnica ed economica nonché le successive fasi di progettazione ed esecuzione dei lotti funzionali iniziali.

Per l’erogazione delle risorse, col decreto interministeriale citato erano previsti passaggi intermedi quali l’anticipazione da erogarsi dopo la valutazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica da parte del Tavolo tecnico e l’anticipazione da erogarsi dopo la valutazione del progetto esecutivo da parte del Tavolo tecnico.

Dal punto di vista attuativo i Soggetti coinvolti dalla ciclovia del Garda sono la Provincia Autonoma di Trento, la Regione Lombardia e la Regione Veneto. La Provincia Autonoma di Trento è individuata come soggetto capofila.

Come finanziamenti disponibili per lo sviluppo delle dieci ciclovie turistiche prioritarie, nell’ambito della componente 2 della missione 2, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha previsto 400 milioni di euro, di cui 250 milioni di euro come “nuovi progetti” e 150 milioni di euro come “progetti in essere” (rif. Decreto Ministro dell’economia e delle finanze 06.08.2021).

In attuazione di quanto previsto dal PNRR sul rafforzamento della mobilità ciclistica – sub-investimento “Ciclovie turistiche”, con decreto 12.01.2022, n. 4, del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, di concerto con il Ministro della Cultura e il Ministro del Turismo, sono state assegnati alle Regioni e Provincia Autonoma di Trento 400 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026, di cui 150 milioni di fondi statali a legislazione vigente. Tali risorse sono destinate alla realizzazione entro il 30 giugno 2026 di almeno 1.235 Km aggiuntivi di ciclovie turistiche, incluse le opere di manutenzione straordinaria.

Per quanto attiene alla ciclovia del Garda, l’allegato 1 del decreto ha previsto un finanziamento pari a 30 milioni di euro (ovvero, il 7,5% dell’importo di 400 milioni di euro), per la realizzazione di un tratto di 18 km (ovvero, una quota pari a carica 1,5% dell’obiettivo chilometrico nazionale sopra ricordato).

L’allegato 2 del decreto individua la ripartizione economica e realizzativa della ciclovia del Garda, prevedendo:

  • per la Regione Lombardia: 12.539.913 euro, per 8 km da realizzare;
  • per Provincia Autonoma di Trento: 6.966.618 euro, per 4 km da realizzare;
  • per la Regione Veneto: 10.493.469 euro, per 6 km da realizzare.

Il livello di progettazione disponibile, in corso di valutazione da parte del Tavolo tecnico, è rappresentato dal progetto di fattibilità tecnica ed economica (PFTE) presentato al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Direzione generale per le strade e le autostrade, l’alta sorveglianza sulle infrastrutture stradali e la vigilanza sui contratti concessori autostradali, nell’estate 2021.

In tale documentazione progettuale si può rilevare come la ciclovia del Garda è rappresentata dall’anello ciclabile attorno al lago di Garda e vede uno sviluppo complessivo di 166 km. Nel progetto sono previste 112 opere d’arte, di cui 87 ponti (29 stradali e 58 ciclopedonali, di cui almeno 16 mensole), 5 nuovi sottopassi e 20 gallerie, oltre ad una moltitudine di opere d’arte minori come muri di sostegno, scogliere, barriere paramassi, valli tomo etc.

“L’articolazione progettuale è stata organizzata in 19 Unità Funzionali (o lotti funzionali) in ordine progressivo crescente in senso antiorario a partire dal Comune di Riva del Garda.

Le prime tre unità funzionali (UF1, UF2 e UF3) si sviluppano nella Provincia Autonoma di Trento lungo la costa ovest fino al confine con la Regione Lombardia attraverso i comuni amministrativi di Riva del Garda e Ledro per uno sviluppo di 5,289 km e con larghezze variabili tra i 3 e i 4,5 metri in funzione della morfologia del territorio che è prevalentemente caratterizzato da versanti rocciosi alti fino a 1.000 m a picco sul Lago di Garda.

La ciclovia del Garda lombarda si sviluppa quasi interamente in sede propria ed interessa 14 comuni: Limone sul Garda, Tremosine sul Garda, Tignale, Gargnano, Toscolano Maderno, Gardone Riviera, Salò, Puegnago del Garda, Manerba del Garda, Moniga del Garda, Padenghe sul Garda, Lonato del Garda, Desenzano del Garda e Sirmione. La sponda lombarda del lago di Garda è già dotata per alcuni tratti significativi di un tracciato ciclo-pedonale ovvero di percorsi in promiscuo con misure di traffic calming che consentono di percorrere in bicicletta il tratto compreso tra la zona del basso lago presso il confine con il Veneto e quella del golfo di Salò attraversando la Valtenesi.

Le Unità funzionali dalla 8 alla 13, nella Regione del Veneto, partono dal confine tra Peschiera del Garda (VR) e Sirmione (BS) e attraversano il Basso Garda Veronese passando tra la storica S.S.11 “Padana Superiore”, la sponda del lago e la Gardesana Orientale per spostarsi, poi, nel primo entroterra delle Colline Moreniche del Garda, tra i Comuni di Lazise e Bardolino, dove altre reti di mobilità dolce si raccordano, a nord-est, con la “Ciclovia del Sole” (EuroVelo 7). L’itinerario prosegue in direzione di Garda per seguire tutta la sponda dell’Alto Garda Veronese, fino al confine con il Trentino. Il percorso ciclopedonale è costituito prevalentemente in sede propria con una larghezza di m. 3,50.

Dalla Unità Funzionale 14 alla 19 il tracciato prosegue nuovamente in Provincia autonoma di Trento lungo la costa est dal confine con la Regione Veneto a Riva del Garda attraverso i comuni amministrativi di Nago-Torbole e Arco con larghezze variabili tra i 3 e i 4,5 metri in funzione della morfologia del territorio prevalentemente caratterizzata da versante roccioso a margine del Lago di Garda.”

Inoltre, il progetto sintetizza come la ciclovia del Garda attraversi 8 aree protette per uno sviluppo di 56,63 km e che la stessa, interessando le province di Trento, Brescia, Verona, preveda 26 Comuni attraversati: 4 Comuni in Trentino (19,385 km), 14 Comuni in Lombardia (79,178 km) e 8 Comuni in Veneto (67,056 km).

Il costo totale dell’opera è stimato in PFTE pari a 344.500.000 euro.

Per utile riferimento si richiamano di seguito gli importi già destinati alla ciclovia dai citati decreti interministeriali di ripartizione delle risorse:

  • decreto interministeriale n. 517/2018: 16.622.512,40 euro;

  • decreto interministeriale n. 4/2022: 30.000.000,00 euro.

 

 

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