Neri Marcorè al castello di Arco

ARCO - Per la rassegna «Il castello delle meraviglie», giovedì 4 agosto Neri Marcorè si esibisce nel prato della Lizza al castello di Arco con lo spettacolo «Le mie canzoni altrui».

I primi passi mossi su un palco da Neri Marcorè molto prima di diventare attore e conduttore sono legati alla musica, una passione mai sopita che negli ultimi anni ha ripreso linfa e corpo. Produzioni teatrali come «Un certo signor G», «Beatles Submarine» e «Quello che non ho» e concerti di varia natura e formazioni diverse lo hanno portato a frequentare con crescente assiduità il repertorio di Fabrizio De André, Giorgio Gaber, Gianmaria Testa e altri apprezzati artisti.

Senza far mancare al pubblico la sua ironia, come già si evince dal titolo, «Le mie canzoni altrui» è un concerto che spazia nel mondo dei cantautori italiani e stranieri, dal folk al pop, inanellando pezzi noti e meno noti che in qualche modo rappresentano la sua formazione musicale, legata a esperienze di vita personali o semplicemente al piacere di coinvolgere il pubblico nella condivisione di un patrimonio musicale comune. Con lui Domenico Mariorenzi alla chitarra acustica, al bouzouki e al pianoforte, Fabrizio Guarino alla chitarra elettrica, Alessandro Patti al basso e al contrabbasso e Simone Talone alla batteria

Inizio alle ore 21, ingresso 10 euro (prevendita con Trentino Spettacoli, www.trentinospettacoli.it, e alla biglietteria del castello la sera dello spettacolo a partire dalle ore 20.15). La proposta fa parte dell’edizione 2022 de «Il castello delle meraviglie», rassegna di eventi che si svolge nel prato della Lizza al castello di Arco, spettacolare belvedere in alto sopra il Garda e palcoscenico di rara suggestione.

Il castello delle meraviglie

La rassegna è studiata per garantire un’offerta ampia e variegata di spettacoli in questo luogo magnificamente suggestivo, che si pone come alternativa netta ai non-luoghi che spesso ospitano eventi e manifestazioni. Ogni spettacolo al castello di Arco acquista una dimensione unica, che può costruirsi solo in quel luogo, specie all’imbrunire o nel buio della notte, con la miriade di luci che contornano il Garda e con le tonalità di scuro che si susseguono al calar della luce, schiarite dalle pietre bianche delle torri illuminate. La scenografia degli eventi è data proprio dalla presenza delle maestose vestigia dell’antico borgo fortificato, dallo skyline disegnato dalle catene dei monti circostanti, dai rumori tessuti dal vento della notte attraverso i cipressi. Qualcosa di irripetibile altrove. Sono già stati ospiti del Castello di Arco, oltre alla compagnia Cafelulé con lo spettacolo Mannequin, la compagnia inglese Gandini Juggling con lo spettacolo Smashed! e l’Orchestra Haydn diretta dal compositore inglese sir Karl Jenkins nel 2016, Marco Paolini accompagnato da Lorenzo Monguzzi, Cesare Picco e la sua band e di nuovo l’Orchestra Haydn nel 2017, L’Accademia Kataklò, Gomalan Brass Quintet e Nicola Piovani nel 2018. Il castello ospita ogni anno anche spettacoli teatrali, concerti di formazioni locali nazionali e internazionali e festival diversi, come Garda Jazz.

Il castello di Arco

Immortalato da Albrecht Dürer nel suo famoso acquerello «Fenedier Klausen» (1495, ora conservato al Museo del Louvre), il castello di Arco domina la pianura dell’Alto Garda. Nel paesaggio di questa conca solcata dalla Sarca e affacciata sul Garda settentrionale, le torri sulla rupe di Arco sono certo fra gli elementi del paesaggio più caratteristici e riconoscibili, visibili a chi proviene da qualsiasi direzione.

 

 

 

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