Feralpisalò, “Atleti al tuo fianco”: una foto e un sorriso per i malati oncologici

SALÒ - Una foto e un sorriso per i malati oncologici. I Leoni del Garda in campo per sostenere le emozioni di chi sta lottando contro il tumore.

Un semplice scatto. Che può diventare iconico. Un ulteriore contenuto alla foto ufficiale. A chiusura del mercato invernale, come prassi, tutti in posa insieme ai nuovi innesti. Oltre a quella dal classico taglio sportivo, Feralpisalò ne ha realizzata una dedicata al progetto “Atleti al tuo fianco, le mani unite contro il cancro”.

Il 7 febbraio scorso, allo stadio Turina, ospite il dottor Alberto Tagliapietra, medico chirurgo di Montichiari (Brescia) con diploma d’alta formazione in psico-oncologia, che ha spiegato l’idea patrocinata dalla associazione Arenbì Onlus. Una sfida culturale: possono gli sportivi professionisti avvicinarsi al tema tumori semplicemente parlando di come nella propria vita affrontano sfide e avversari difficili, sebbene le proprie battaglie siano confinate all’ambito sportivo?

Tanti atleti del presente e del passato delle più varie discipline sportive stanno portando il proprio contributo a questo progetto, che viene divulgato via internet attraverso i social, affinché chiunque in qualsiasi luogo possa essere raggiunto dalle testimonianze del mondo dello sport.

Il segno che contraddistingue chi partecipa al progetto “Atleti al tuo fianco” è un’immagine con le mani che si stringono e un volto che sorride, affinché ci si ricordi sempre che il contatto umano e la vicinanza emotiva sono alla base di qualsiasi terapia (sopra, la foto della prima squadra).

E i Leoni del Garda hanno dimostrato, ancora una volta, la propria sensibilità sociale aderendo all’iniziativa. “Li ringrazio di cuore – ha detto Tagliapietra – perché si uniscono a tanti altri campioni internazionali e club non solo calcistici. La Feralpisalò è speciale, come speciale dev’essere il sostegno a persone che soffrono. I Leoni del Garda hanno ricevuto la nostra visita e dopo un partecipato ed intenso incontro nello spogliatoio per elaborare il proprio potenziale sociale in oncologia, sono consapevoli dell’importanza della presenza e del supporto nella vita quotidiana mentre si combatte il cancro. Un grazie speciale anche al capitano, Elia Legati, che si è prestato come testimonial verdeblù (nella foto sopra).

Con questa iniziativa vogliamo aiutare la società ad essere preparata nel supportare chi lotta contro un tumore, mettendo a frutto le potenzialità sociali di sport e sportivi, coinvolgendo gli atleti per fare in modo che attraverso la loro capacità di emozionare con le gesta agonistiche possano fare breccia, passando un messaggio importante che riassumiamo con le mani strette sotto un sorriso.

Vogliamo sostenere le emozioni di chi affronta un brutto male – prosegue Tagliapietra. La scienza ed i medici come me si occupano delle terapie e delle cure per il futuro, ma c’è anche un presente quotidiano che ha importanza, da soli è più difficile ma ognuno può fare piccoli gesti, con una presenza che aiuti le famiglie e le persone nella lotta al cancro.

Il nostro obiettivo con “Atleti al tuo fianco” è diffondere questo messaggio di territorio in territorio, di squadra in squadra, di atleta in atleta. Vogliamo aumentare la capacità emotiva anche della comunità salodiana e del mondo verdeblù, perché diventi un invito universale affinché ci sia la comprensione che restando vicini e ascoltando le emozioni quotidiane si possa aiutare nel percorso oncologico. Grazie a Feralpisalò per l’intensa presenza nella grande squadra di Atleti al tuo fianco”.

“Per noi è stato un vero piacere aver potuto dare un contenuto così forte ad un momento istituzionale – ha detto Matteo Oxilia, direttore Comunicazione di Feralpisalò – Il calcio regala tante emozioni e tante opportunità per veicolarle, non solo durante la partita. E vanno sfruttate e condivise con la comunità. Un piccolo gesto, che può significare tanto per chi sta lottando e cerca un sostegno emotivo. Feralpisalò ha nella propria mission aziendale anche la volontà di restituire valore, perché lo sport può e deve ragionare da istituzione sociale”

 

 

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