Depurazione, Verona a Brescia: “Si rispettino i patti”

PESCHIERA – Ieri a Peschiera il summit di Azienda Gardesana Servizi con i sindaci della riviera scaligera sulla questione depurazione. Il Garda veronese chiede a Brescia di rispettare i patti. E si invocano i fondi del Pnrr.

Pacta sunt servanda. Azienda Gardesana Servizi e i sindaci veronesi del lago di Garda ribadiscono questo semplice, ma chiaro concetto. L’impegno condiviso, assunto e sottoscritto dai territori veronesi e bresciani del lago per la realizzazione del nuovo collettore del Garda va rispettato, per il bene e per il futuro di tutte le comunità gardesane.

I sindaci della sponda veronese del lago di Garda all’unanimità ritengono che «non sia questo il momento di rallentare o di mettere in dubbio l’opera complessiva, così come è stata progettata e si sta realizzando. Sarebbe paradossale dover rimettere mano ai progetti perché rappresenterebbe uno spreco di risorse e di tempo. Non possiamo permettercelo perché così facendo aumentano solo i rischi per l’ambiente, per la salute del lago, per il territorio, per l’economia e per il turismo. Non è il momento di frenare, ma anzi di lavorare affinché diminuisca il divario, per avvicinare sempre di più le due sponde veronese e bresciana, per fare in modo che gli amici bresciani possano recuperare il tempo perduto e si mettano al passo nella realizzazione dell’opera. Condividiamo e sottoscriviamo le scelte del Commissario di Governo, prefetto Maria Rosaria Laganà».

Continuano i veronesi nel documento condiviso diffuso in seguito all’incontro di ieri: «Questi sono i giorni dell’impegno per recuperare energie e finanziamenti, perché con il prossimo appalto termineranno le risorse finanziarie pubbliche destinate alla sponda veronese per la realizzazione del nuovo Collettore. I sindaci veronesi e AGS, quindi, ritengono che adesso si debba produrre tutti insieme, come comunità lacustri delle due Regioni, il massimo sforzo per fare in modo che il progetto del nuovo collettore, a salvaguardia del bacino idropotabile più importante d’Italia, sia finanziato dal PNRR. Non esiste progetto più green e sostenibile da finanziare nel nostro Paese».

«Il nostro augurio – continuano gli amministratori veronesi – è che prevalga il buonsenso: si metta fine al fiorire di proposte e di dichiarazioni, le più paradossali e illogiche, che hanno l’unico effetto di portare al blocco un progetto fondamentale per il futuro dell’intero territorio gardesano».

I Comuni della sponda veronese all’unanimità lanciano «un appello a tutte le forze politiche, ai parlamentari veronesi, ai consiglieri regionali, a tutti i rappresentanti delle Istituzioni, affinché siano al nostro fianco e ci aiutino concretamente in questa battaglia, sia a livello nazionale che regionale perché il finanziamento del collettore, attraverso il PNRR diventi realtà».

«Sappiamo di poter contare sul sostegno totale delle associazioni imprenditoriali e di categoria, di chi si occupa di tutelare e difendere l’ambiente di chi lavora e si impegna per sviluppare l’economia e il benessere del nostro territorio.

Finisca questo stillicidio di posizioni strumentali – continuano – che puntano a rivedere quanto già condiviso e sottoscritto da tutti, anni fa. L’unico effetto che ottengono è la paralisi di quest’opera fondamentale.

Pacta sunt servanda: nell’interesse delle comunità del lago, dell’ambiente, dei cittadini, degli operatori economici e dell’economia turistica. Si rispettino gli impegni con l’unico obiettivo di dare un futuro a tutto il lago di Garda e ai suoi territori».

 

 

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