Ciclovia del Garda, Trento: “Circolano cifre infondate. Spesa complessiva 66 milioni”
TRENTINO - La Provincia autonoma fa il punto sul tratto trentino della ciclovia. Fugatti: «Poche centinaia di metri implicano uno sforzo tecnico e finanziario notevoli, ma l’obiettivo è realizzare un percorso di grande valore».
Avanza la realizzazione del tratto trentino della Ciclovia del Garda, opera strategica di valenza nazionale per la mobilità e il turismo sostenibile sul lago, che interessa il nostro territorio assieme a Veneto e Lombardia.
Sui cinque chilometri della sponda ovest, dal confine con la Lombardia a Riva del Garda, i lavori sono stati affidati e in parte conclusi per 1,5 chilometri. La parte restante per oltre 3 chilometri è in fase di progettazione, mentre il tratto iniziale dal confine alla galleria Limniadi è prossimo all’appalto.
Questa la fotografia aggiornata sullo stato dell’opera, per la parte di competenza della struttura commissariale, condivisa dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, dal vicepresidente Mario Tonina e dal commissario straordinario Francesco Misdaris, nell’incontro con il presidente della Comunità Alto Garda e Ledro Claudio Mimiola e il Comitato esecutivo della Comunità.
“I passi in avanti nella fase realizzativa e nella progettazione di quest’opera, che coinvolgono il commissario straordinario Misdaris per la parte di competenza, le strutture tecniche della Provincia per gli altri tratti e che avvengono in costante confronto con le amministrazioni locali, dimostrano che il nostro territorio sta onorando gli impegni su un’opera di grande rilevanza – ha precisato Fugatti –. Non ci nascondiamo che ci sono delle complessità: anche poche centinaia di metri implicano uno sforzo tecnico e un impegno finanziario notevoli, anche per via dell’aumento dei prezzi negli appalti. Ma non dimentichiamo l’obiettivo che ci poniamo: realizzare un percorso di grande valore, sicuro, adatto ad un’alta frequentazione e ai mezzi di soccorso. Un collegamento che sarà un volano per la mobilità e il turismo sostenibile e che vede i tecnici al lavoro sulle soluzioni che garantiranno la massima compatibilità e tutela del paesaggio unico del Garda. Infine – ha concluso il presidente – ci tengo a fare una precisazione sulle cifre circolate in relazione all’aumento dei costi: l’importo complessivo della sponda ovest, per il tratto trentino, è di circa 66 milioni di euro, quindi meno di un terzo rispetto a quanto riportato oggi a mezzo stampa”.
Nel corso della riunione, che ha visto la presenza anche dei dirigenti generali del Dipartimento infrastrutture Luciano Martorano e del Dipartimento territorio e trasporti, ambiente, energia, cooperazione Roberto Andreatta, nonché dal dirigente del Servizio opere stradali e ferroviarie Carlo Benigni, si è fatto il punto su un altro tratto di ciclabile importante, la U.F. 19 che unirà l’abitato di Torbole con Nago e soprattutto la ciclabile della valle dell’Adige con la “Torbole-Cadine” in direzione Trento, finanziata con fondi del PNRR, il cui progetto esecutivo è previsto per settembre.
Nel corso della riunione il presidente della Comunità Claudio Mimiola ha ringraziato l’esecutivo provinciale per l’attenzione rivolta all’intero territorio dell’Alto Garda e Ledro e alle connessioni con le aree limitrofe, mentre il vicepresidente della Provincia Mario Tonina ha messo in luce l’importanza di momenti di confronto come questo, soprattutto per opere fondamentali come quelle che stanno interessando il territorio gardesano. “Sappiamo che in questo territorio, dove il turismo rappresenta un aspetto essenziale, la viabilità è prioritaria, penso alle strade, con il realizzando collegamento Passo San Giovanni – Cretaccio, ma anche alla rete delle ciclabili nonché alla ferrovia, che oggi sappiamo potrà concretizzarsi”, ha concluso il vicepresidente Tonina.
Ciclovia, lo stato di attuazione della sponda ovest
Il lotto prioritario della sponda ovest della Ciclovia del Garda, parte trentina, è pari a complessivi 5 chilometri; questo lo stato dell’arte:
- i lavori sono di fatto conclusi per 2 lotti su 3 (UF1.1 da Riva al sottopasso Ponale e UF1.3 da Galleria dei Titani al confine messa in sicurezza della parete), mentre per la UF1.2 Sottopasso Ponale-Galleria di Orione i lavori sono in corso e realizzati per un 25% dell’importo contrattuale. Lo sviluppo di questo primo tratto è di circa 1,6 chilometri per un importo a bilancio di 13.897.553,76 euro;
- è stato inoltre progettato, ed autorizzato in conferenza dei servizi, tutto il tratto funzionale UF3 Galleria dei Titani al confine (composto da 5 unità funzionali per un importo complessivo dell’opera pari a 43,2 milioni di euro) di lunghezza pari a 2,6 chilometri. Per la prima Unità Funzionale (UF3.1), dal confine con la Regione Lombardia fino alla galleria Limniadi, si procederà a breve con la pubblicazione del bando di gara per l’esecuzione dei lavori.
- è in fase di progettazione il tratto funzionale UF2 dalla foce del Ponale alla Galleria Orione per una lunghezza di circa 1 chilometro.
Tratto UF 3.1: Galleria delle Limniadi – confine Trentino/Lombardia
Il progetto esecutivo per l’Unità Funzionale 3.1 della Ciclovia del Garda è stato approvato dal commissario straordinario Francesco Misdaris. L’avvio della procedura di gara e la relativa assegnazione sono previste nelle prossime settimane, per poi dare inizio ai lavori nel mese di novembre, con una durata di 210 giorni consecutivi. Questo tratto consentirà all’utenza ciclistica che fruisce del tratto di ciclabile tra Limone e il Confine con il Trentino di proseguire in sicurezza sull’infrastruttura ciclabile fino alla Galleria delle Limniadi.
Quadro economico: 2.180.000,00 euro
Principali dati tecnico – amministrativi
R.U.P.: ing. Francesco Misdaris
Progettista: ing. Luca Morassut
Progettista strutturale: ing. Thomas Dusatti
Progettista per l’inserimento paesaggistico: Arch. Enrico Ferrari
Geologo: dott. geol. Claudio Valle
Ciclabile Nago – Torbole U.F. 19
Il nuovo tracciato inizierà in corrispondenza della rotatoria di Nago e si manterrà aderente alla SS240 fino ad intersecare “in quota” l’esistente percorso sterrato posto a valle. All’altezza del bar “Sesto Grado” il progetto prevede di realizzare un nuovo sottopasso ciclopedonale in roccia che sbucherà a valle, lungo il lato ovest del tornante; poi proseguirà attraverso una serie di tornanti lungo il sedime esistente della strada che porta in località Pratosaiano di Arco. Il collegamento con la ciclabile lungo il fiume Sarca esistente verrà ultimato nell’ambito dei lavori del nuovo tunnel stradale San Giovanni – Cretaccio, Unità Funzionale 3, che andrà a completare il collegamento con l’attuale ciclabile lungo il Sarca.
Il progetto stradale dell’opera è redatto dal Servizio Opere Stradali e Ferroviarie della PAT – Ufficio Infrastrutture Ciclopedonali.
Principali dati tecnico – amministrativi
Importo complessivo: 3.716.000 euro comprensivo delle somme a disposizione dell’Amministrazione
Progettista: ing. Mattia Morghen, Servizio provinciale Opere Stradali e Ferroviarie – Ufficio Infrastrutture Ciclopedonali
R.U.P.: ing. Mario Monaco – APOP – Agenzia Provinciale Opere Pubbliche
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