Trentino, sospesi gli abbattimenti dei lupi. Fugatti: “Si è perso il senso della realtà”

TRENTINO - Il Consiglio di Stato sospende fino al 14 settembre il decreto di abbattimento emesso dalla Provincia autonoma nei confronti di due esemplari di lupo. Fugatti: "Si è perso il senso della realtà".

In accoglimento dell’istanza cautelare presentata da LEAL, la Lega Antivivisezionista, il Consiglio di Stato ha sospeso fino al 14 settembre 2023 il decreto di abbattimento emesso dalla Provincia Autonoma di Trento nei confronti di due esemplari di lupo.

Soddisfatta la Lega Antivivisezionista

Gian Marco Prampolini, Presidente di LEAL commenta: “Ancora una volta il Consiglio di Stato si è dimostrato attento e ha correttamente valutato la documentazione versata in atti, dalla quale emerge l’inosservanza da parte della Provincia di Trento delle Direttive del Piano di Azione per il Lupo”.

“Il risultato odierno – sottolineano i legali di LEAL Aurora Loprete e Giada Bernardi – è un’ulteriore riprova dell’insensata protervia che anima le decisioni del Presidente Fugatti, tutte finalizzate solo all’abbattimento degli animali e non già a risolvere le problematiche con l’applicazione delle normative all’uopo preposte”.

“Per quanto riguarda le predazioni, che sono da mettere in conto da chi alleva animali e non li ricovera nelle stalle durante la notte oppure non adotta recinzioni idonee – ricorda LEAL -, sono regolarmente indennizzate con fondi pubblici».

 

Fugatti: “Si è perso il senso della realtà”

 

“C’è delusione, ovvio, ma c’è soprattutto incredulità. A forza di cercare cavilli su cavilli non ci si accorge che il mondo reale è un’altra cosa e che i cittadini, giorno dopo giorno, sentenza dopo sentenza, stanno perdendo fiducia nelle istituzioni”. A dirlo è il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, appresa la notizia del nuovo stop all’ordinanza di abbattimento di due lupi appartenenti al branco che da mesi sta provocando gravi danno a seguito di ripetuti attacchi ad un allevamento sui monti di Ala.

“È difficile provare a comprendere le ragioni di quest’ultimo come di altri pronunciamenti della magistratura. L’aspetto tecnico giuridico poco importa alla nostra comunità seriamente preoccupata per la crescita esponenziale dei grandi carnivori in un territorio piccolo come il nostro”, aggiunge Fugatti ricordando anche le prese di posizione di numerosi sindaci.

“Credo che si sia perso il senso della misura e l’ordine di priorità, anteponendo ideologia e animalismo spinto al valore della vita umana e delle fatiche di uomini e donne che da secoli cercano di preservare la montagna cercando di viverci”. “È questo ciò che dovremmo difendere: il diritto di vivere le nostre terre – conclude Fugatti – non le posizioni intransigenti di chi pensa, sbagliandosi di grosso, che sia una mia crociata personale. Ma chi ha amministrato ed amministra a vari livelli il Trentino questo già lo sa”

 

 

 

 

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