Suppisti in difficoltà recuperati dalla Guardia Costiera

GARDONE RIVIERA – Spinti al largo dalle correnti, lottavano stremati contro il moto ondoso per tornare a riva. Sono stati soccorsi e recuperati dalla Guardia Costiera.

Lavoro senza sosta per i militari della Guardia Costiera di Salò, che come tutte le altre forze concorrenti (Vigili del Fuoco – Polizia di Stato – Carabinieri – G.d.F. – Protezione Civile – Idroambulanze – 118 – Volontari) distribuite lungo i 164 km di coste del più grande lago Italiano, operano al servizio della collettività per portare soccorso ai numerosi bagnanti, diportisti e sportivi che in questa settimana ferragostana sono presenti sul lago di Garda.

Anche oggi, come ieri e come i giorni precedenti, sia di giorno che di notte i soccorritori continuano ad intervenire prontamente per trarre in salvo chi ne ha bisogno, sotto il coordinamento della sala operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda.

Questa mattina, mercoledì 16, intorno alle 11.30 un velista, in navigazione nelle acque antistanti il litorale di Gardone Riviera, ha notato una coppia di suppisti che era in evidente difficoltà per il lago mosso e per il vento che li stava trasportando sempre più a largo. Entrambi erano senza giubbotto di salvataggio e ad una distanza di oltre un km dalla costa.

Immediato l’invio del GC A58, che in pochi minuti raggiungeva entrambi i turisti e li recuperava a bordo per trasferirli poi nel porto di partenza, a Toscolano Maderno, ove venivano sbarcati senza necessità di assistenza medica.

Sembra un intervento banale – segnalano dalla Guardia Costiera – ma così non è, infatti entrambi, laddove non fossero stati notati sarebbero stati trasportati a centro lago con rischi per la loro incolumità. Quindi, plauso all’attento occhio del diportista, che ha chiamato subito la sala operativa della Guardia Costiera, che ha inviato il mezzo sar per recuperare entrambi ormai stremati dal cercare di contrastare il moto ondoso, dovuto all’incremento del vento.

Dalla Sala Operativa della Guardia Costiera, viene rilanciato il consiglio, laddove non previsto per Ordinanza di Sicurezza Balneare, di indossare sempre un giubbotto di salvataggio durante l’attività di SUP e portare con se, in apposita custodia impermeabile, uno smartphone per richiedere eventuale soccorso, come in questi casi, chiamando i numeri di emergenza 112 o 1530.

La presenza della Guardia Costiera sul Lago di Garda, come sul Lago Maggiore, nasce dall’intuizione della Comunità del Garda, che nel 1999 per aumentare il dispositivo SAR esistente sul bacino lacustre, anche in funzione dell’aumento del traffico da diporto, richiese al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto l’invio di uomini e mezzi, che ad oggi possono contare su 40 guardiacoste e sette mezzi navali di soccorso e di polizia lacuale. Tra questi, novità della stagione estiva in corso e su richiesta della Direzione Marittima di Venezia, il Comando Generale ha incrementato le risorse umane destinando cinque soccorritori marittimi, che operano giornalmente sui mezzi navali assegnati al Nucleo gardesano.

 

 

 

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