Jethro Tull, il tour europeo toccherà Brescia

BRESCIA - Farà tappa a Brescia il tour europeo dei Jethro Tull di Ian Anderson. appuntamento il 14 febbraio al Gran Teatro Morato alle 21.15. Biglietti in vendita da venerdì 8 settembre.

Dopo la pubblicazione di RökFlöte lo scorso aprile, tornano in Italia nei teatri i Jethro Tull, la prog band più amata di sempre: il loro tour italiano toccherà il Gran Teatro Morato di Brescia il prossimo 14 febbraio 2024. Il celebre gruppo è guidato da Ian Anderson, icona del progressive rock mondiale, ed è tornato a pubblicare materiale inedito dopo oltre due decadi di assenza.

Biglietti in prevendita dalle 14 di venerdì 8 settembre con prezzi variabili da 33€ + dp per la Poltrona Secondo Livello) fino ai 62€+dp per la Prima Poltrona delle file migliori.

Dopo “The Zealot Gene” del 2022, Ian Anderson e la band sono tornati con il disco RökFlöte di 12 tracce basato sui personaggi e sui ruoli di alcune delle principali divinità dell’antico paganesimo norreno, esplorando allo stesso tempo il “RökFlöte” – flauto rock – che i Jethro Tull hanno reso iconico. Recentemente è stato pubblicato anche il primo singolo estratto dall’album, insieme allo splendido video animato di “Ginnungagap” (creato da Costin Chioreanu). Il brano si ispira al dio Ymir, il proto-essere, un essere primordiale, nato dal veleno che gocciolava dai fiumi ghiacciati chiamati Élivágar e che viveva nel vuoto senza erba di Ginnungagap.

Jethro Tull apparvero per la prima volta con questo nome nel 1968 nel famoso Marquee Club di Londra e da lì riuscirono a creare immediatamente un largo seguito, suonando su e già per l’Inghilterra. Il vero successo – anche un po’ a sorpresa – arrivò al Sunbury Jazz e al Blues Festival nell’estate del 1968. I Jethro Tull registrarono e pubblicarono il loro primo album, This Was, con la formazione originale con Anderson, Cornick, Bunker e Abrahams. Dopo la sostituzione di Mick Abrahams con Martin Barre, circa altri 30 musicisti si sono avvicendati nelle fila dei Jethro Tull, marchio che sopravvive fino ad oggi e dura nel tempo: Ian Anderson si esibisce con la band in genere per circa un centinaio di spettacoli ogni anno in tutto il mondo.

 

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