Impennata dei costi per la ciclovia del Garda: da 344 milioni a 1,3 miliardi

SALO' - Sabato a Salò incontro del Coordinamento sulla ciclovia del Garda. Per i comitati è insostenibile dal punto di vista economico, ambientale e della sicurezza.

Sabato 13 gennaio il Coordinamento Interregionale per la Tutela del Garda ha organizzato un incontro pubblico dal titolo “Ciclovia del Garda, non così”.

L’incontro, svoltosi presso la sala dei Provveditori del Municipio di Salò, ha visto un’ampia partecipazione di cittadini, rappresentanti di categorie economiche locali e Istituzioni.

Ancora una volta sono state evidenziate le criticità che presenta la ciclovia del Garda nate da un’approfondita e attenta analisi del progetto ad opera dei vari professionisti che fanno parte del Coordinamento.

Costi esorbitanti e crescenti

Costi esorbitanti e crescenti che graveranno sulle economie delle tre regioni: dai 344 milioni previsti nel 2017, siamo passati ad 1 miliardo e 300 milioni dagli ultimi aggiornamenti, per l’anello di 144 km.

Mancanza di sicurezza per i gravi rischi di frane nel tratto trentino e scempio delle falesie che verranno ridotte ad un luna park dalle impattanti passerelle a sbalzo, relativa copertura e reti paramassi che altereranno in modo rovinoso loro percezione visiva dal lago.

Nel basso Garda, viene evidenziato il consumo di suolo e la commistione tra la ciclovia e l’alto traffico della gardesana che vedrà in alcuni tratti una riduzione della carreggiata.

La relazione del botanico Filippo Prosser ha messo in evidenza gli impatti negativi sulla flora delle coste mettendo in luce la necessità di valutare attentamente gli impatti ecologici del progetto, al momento non considerati.

L’alternativa? Battelli ecologici

Il Coordinamento propone un’alternativa basata sulla navigazione con battelli ecologici, enfatizzando l’efficienza e l’ecocompatibilità di questa operazione rispetto alla ciclovia soprattutto nell’Alto Garda.

La soluzione alternativa proposta dal Coordinamento consiste nella navigazione con battelli sempre più ecologici, efficienti e all’avanguardia, che costituirebbero un’alternativa valida ed economica, oltre che per i ciclisti, anche per il congestionato traffico veicolare, come evidenziato nel suo intervento di  Wolfgang von Klebelsberg, architetto nonché referente della petizione change.org: Contro una ciclovia del Garda non sostenibile.

Hanno dato speranza per una possibile revisione del progetto le parole del dott. Pierlucio Ceresa, che ha dichiarato ufficialmente, a nome suo in qualità di segretario generale e dell’onorevole Mariastella Gemini, presidente della Comunità del Garda, che, “la ciclovia non rappresenta una priorità e va rivista nella progettazione contemplando anche l’intermobilità (uso alternativo dei battelli).

Nel dibattito è intervenuto anche il sindaco di Salò, Giampiero Cipani, che ha espresso la sua contrarietà all’opera sin dall’inizio auspicando un confronto con i sindaci nei rispettivi tavoli istituzionali. Il pubblico ha evidenziato l’importanza di un’attenta valutazione dell’impatto della cicloviasulla fauna e sull’alterazione della percezione visiva del lago.

La discussione su alternative sostenibili e la considerazione dell’intermobilità potrebbero rappresentare passi importanti verso una soluzione che tenga conto delle forti ed oggettive preoccupazioni ambientali, economiche e di sicurezza legate alla ciclovia del Garda.

Sulla pagina Facebook del Coordinamento Tutelagarda trovate la diretta di tutto l’incontro divisa in tre puntate.

 

Il Coordinamento Interregionale

Il Coordinamento Interregionale per la Tutela del Lago di Garda si è formato nel marzo 2023.

L’unione di associazioni ambientaliste di importanza nazionale e locale, privati cittadini e portatori d’interessi delle due regioni Lombardia e Veneto e della provincia autonoma  di Trento, evidenzia la consapevolezza dell’importanza di affrontare le questioni relative al Lago di Garda come una sfida comune e interregionale.

Questo è l’obbiettivo che ha spinto il coordinamento a crearsi unendo associazioni, cittadini e portatori d’interessi di tre regioni diverse.  Per affrontare efficacemente le problematiche ambientali e di gestione che riguardano questo prezioso ecosistema è fondamentale che il lago sia considerato una sola entità.

 

Ciclovia del Garda, tratto trentino: il rendering dell’Unita Funzionale 3.1.

 

 

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