Lonato, ristorante “travestito” da associazione sportiva con 7 lavoratori in nero

LONATO - Le fiamme gialle hanno individuato a Lonato un'associazione sportiva dilettantistica che operava come un vero e proprio ristorante. Accertata la presenza di sette lavoratori “in nero”.

La Guardia di Finanza fa sapere che «a Lonato del Garda (BS), nello scorso fine settimana, nell’ambito di un controllo congiunto eseguito dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e dai funzionari dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Brescia, è stata individuata un’associazione sportiva dilettantistica che operava come un vero e proprio ristorante.

Accertata la presenza di sette lavoratori “in nero”, è stata disposta l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale.

Il controllo, avviato a seguito di apposita analisi di rischio ed in sinergia tra i militari delle Fiamme Gialle e gli Ispettori del Lavoro, anche alla luce di un protocollo stipulato a livello centrale, ha portato ad inquadrare come attività d’impresa quella che apparentemente era un’associazione sportiva dilettantistica recentemente costituita per la promozione della danza e del ballo.

Le sette persone identificate a svolgere attività lavorativa quali cuochi, barman e camerieri, figuravano sulla carta come soci volontari. Gli accertamenti svolti sul posto, invece, hanno dimostrato che gli stessi altro non erano che lavoratori “in nero”. Infatti, è stata acclarata l’assenza di tutti gli elementi caratteristici dell’associazione sportiva, in quanto l’A.S.D. sottoposta a controllo aveva quale unico scopo quello di gestire un vero e proprio ristorante.

Di conseguenza, è scattato il provvedimento di immediata sospensione dell’attività imprenditoriale con contestuale applicazione di una sanzione amministrativa pari a 5.000 €, nonché l’obbligo per il datore di lavoro di assumere i lavoratori che fino a quel momento erano privi di qualsiasi tutela. L’attività di controllo fiscale, tutt’ora in corso, sarà finalizzata a ricostruire il volume di affari dell’associazione. Dai primi riscontri risulta che il ristorante gestito dalla A.S.D., attivo da circa due mesi, riusciva ad ospitare fino a 100 clienti a serata, con incassi superiori anche a 3.000 €.

La preziosa collaborazione tra la Guardia di Finanza e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, a salvaguardia dei lavoratori, ha consentito di impedire l’abusivo sfruttamento del regime fiscale delle associazioni sportive.

L’operazione ha avuto un concreto effetto di contrasto al lavoro nero e al cosiddetto sommerso di azienda, fenomeni questi che costituiscono un danno per l’intero sistema economico, anche perché indirettamente sottraggono risorse all’erario, minano gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e agevolano una competizione sleale a sfavore delle imprese sane».

 

 

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