Ciclovia, incontro dibattito a Riva del Garda

RIVA DEL GARDA - Il Coordinamento Interregionale per la Tutela del Garda prosegue il suo iter informativo sul progetto della cicloturistica del Garda con il quinto incontro che si terrà a Riva del Garda presso l’auditorium della scuola media “Scipio Sighele”, sabato 24 alle 10.

Dopo la conferenza stampa a Palazzo Madama promossa dalla senatrice Aurora Floridia (nella quale sono state evidenziate le innumerevoli criticità dell’opera, in particolare sotto il profilo della sicurezza, della viabilità e paesaggistico), il Coordinamento fa proprie le parole del prof. Paolo Pileri, esperto a livello internazionale, di mobilità sostenibile e già consulente del Ministero delle infrastrutture sul tema ciclovie: “Meglio pagare una penale che gettare come minimo 81 milioni e magari piangere qualche morto”.

Nel tratto trentino, su 5,5 Km (di cui 1,6 già realizzati), risulta in esecuzione solo un tratto di 0.1 km che può essere fermato e compensato per legge alla ditta appaltatrice con l’assegnazione di altri lavori o con il pagamento di una penale del 10% dei lavori non eseguiti.

Anche la senatrice Maria Stella Gelmini, presidente della Comunità del Garda, nella stessa occasione ha auspicato che il progetto possa essere fermato e rivisto.

L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.

 

 

Le ragioni del Coordinamento: non così perché…

PERICOLOSITÀ AMBIENTALE

  • tutto l’Alto Garda è area ad elevato rischio geologico (penalità 4, massimo grado) che costretto a costruire nel tempo numerose gallerie stradali artificiali e che recentemente si manifesta con numerose e pesanti eventi franosi
  • le opere di difesa dalle frane possono solo mitigare il rischio, non eliminarlo
  • tutto il Garda è in area sismica a rischio 2 (medio-alto)
  • è caratterizzato da forti venti e moto ondoso considerevole

PERICOLOSITÀ DELLA CICLOVIA

  • la compresenza sulla passerella di pedoni (con passeggini, carrozzine, cani…) e ciclisti genererebbe situazioni altamente pericolose
  • la passerella agganciata alla roccia avrebbe curve pericolose perché prive di visibilità longitudinale
  • la larghezza non sarebbe ottimale e spesso in deroga alle norme
  • dovrebbe essere percorsa a bassa velocità, non ideale per ciclisti che abbiano intenzione di percorrere “l’anello del Garda”
  • nella parte sud del lago lunghi tratti sono previsti adiacenti alla strada statale, con con diversi attraversamenti della stessa, con problematiche di inquinamento e di interferenze con il traffico
  • tale localizzazione richiede l’abbattimento di numerosissimi alberi, anche secolari

PAESAGGIO

  • il Lago di Garda è di eccezionale valore naturalistico, protetto a livello nazionale e internazionale
  • le opere di difesa distruggerebbero la vegetazione, tra cui specie botaniche rare o uniche al mondo, e gli habitat di numerosi animali
  • in Trentino verrebbe rovinata la Riserva Speciale Val Gola
  • le falesie dell’Alto Garda costituiscono paesaggio di straordinario valore e bellezza
  • la Gardesana Occidentale è tutelata dal Codice dei Beni Culturali ed è una “strada panoramica”, dalla quale la vista del lago non sarebbe più assicurata
  • nel basso lago vi sarebbe ulteriore consumo di suolo e distruzione di verde
  • le spiagge verrebbero cementate o lastricate

COSTI E SOSTENIBILITÀ

  • i previsti 344 milioni per tutto l’anello (140 km) sono destinati almeno a triplicare a causa dell’aumento dei costi delle opere edili e della necessità di costruire ulteriori barriere paramassi, gallerie artificiali ecc. per mettere in sicurezza le pareti rocciose
  • le opere di manutenzione, ingenti e proiettate nel tempo, non sono ancora state quantificate
  • la passerella a sbalzo costa tra i 16 e i 22 milioni di euro al km, come un viadotto autostradale
  • il tratto trentino dal confine con la Lombardia alla Galleria delle Limniadi (98 m) è andato in appaltato per un importo di € 2.620.000, un costo unitario di €/km 26,7 milioni!
  • I 5,5 km previsti in Trentino sulla Gardesana occidentale sono già passati da una stima di 60 milioni a 80 milioni di euro, esclusi i 2 tratti “problematici” di Casa della Trota e Hotel Pier, non ancora progettati. Per il totale di 19 km in Provincia di Trento si può stimare un costo minimo di 100 milioni!

 

 

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