Olivicoltura gardesana, quale futuro?

CAVAION VERONESE - Alla vigilia di una nuova stagione produttiva, il Consorzio di Tutela dell’olio Garda DOP si interroga sulle prospettive del comparto.

Cambiamenti climatici, difficoltà agronomiche, problematiche fitosanitarie e scarsi risultati sia economici che produttivi per il comparto olivicolo del Garda.

Queste le problematiche di cui si discuterà giovedì 14 marzo alle 18 presso la sala civica di Corte Torcolo a Cavaion Veronese (VR) durante la tavola rotonda dal tema: “Olivicoltura gardesana, quale futuro? Problemi agronomici e prospettive future”; un incontro principalmente tecnico, ma aperto a tutti, promosso dal Consorzio di tutela dell’olio extra vergine di oliva Garda DOP con il patrocinio del comune di Cavaion Veronese e il contributo di BCC Valpolicella Benaco Banca.

Cambiamento climatico e altri problemi

La serata sarà utile per fare il punto della situazione attuale, con l’illustrazione delle principali avversità rilevate nelle diverse zone su cui insiste la denominazione – unica DOP italiana sviluppata su tre regioni- su quali potranno essere le strategie da adottare per tentare di mitigare i problemi che hanno colpito le piante di olivo nel territorio gardesano, nonché sugli scarsi risultati produttivi delle ultime campagne.

Un incontro che sarà un’occasione di confronto tra i relatori – professori universitari, esperti agronomi ed associazioni di olivicoltori – ed i produttori del Garda alla vigilia della nuova stagione olivicola.

«La situazione che i produttori di olio Garda DOP stanno vivendo negli ultimi anni è veramente complessa – spiega il presidente del Consorzio di Tutela, Avv. Simone Padovani – basti pensare che dal 2019 ad oggi ben tre campagne di raccolta (2019, 2021 e 2023) sono state, dal punto di vista produttivo, particolarmente scarse. Una situazione generata in buona parte dal cambiamento climatico che sta portando anche allo sviluppo di nuovi patogeni emergenti. Rileviamo, quindi sempre più avversità rimanendo privi di strumenti per proteggerci.

Una situazione che, in difetto di rimedi, potrebbe mettere seriamente a rischio l’olivicoltura gardesana, con riflessi non solo nel comparto olivicolo. La sua scomparsa, Infatti, si tradurrebbe in un gravissimo danno al patrimonio paesaggistico del Lago di Garda con indubbie ripercussioni anche sul settore turistico. Tutto ciò sarà motivo di confronto durante l’incontro del 14 marzo, dove cercheremo di capire quali prospettive potrà avere l’olivicoltura del Garda nel prossimo futuro».

L’evento è gratuito e aperto al pubblico previa conferma di partecipazione: 045.7235864 – [email protected]

 

Interventi:

  • Avv. SIMONE PADOVANI – Presidente Consorzio di tutela olio Garda DOP
  • Prof. BENEDETTO RUPERTI – DAFNAE Università di Padova
  • Prof. GIAMBATTISTA TORNIELLI – DAFNAE Università di Padova
  • Prof.ssa ANITA ZAMBONI – Dipartimento di Biotecnologie Università di Verona
  • Dott. ENZO GAMBIN – Direttore A.I.P.O.
  • ANTONIO VOLANI – Responsabile Tecnico A.I.P.O.
  • Dott. PAOLO ZANI – Tecnico A.I.P.O.L.
  • MICHELE MUTINELLI – Tecnico Vite e Olivo Agraria Riva
  • Dott.ssa ANGELA CANALE – Agronomo settore olivicolo
  • Prof. NICOLA MORI – Dipartimento di Biotecnologie Università di Verona

 

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