Padenghe: mozione per un bilancio partecipato

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PADENGHE – Roberta Gandelli, Noemi Bonapace e Monica Zannoni, consiglieri comunali di “Padenghe sei tu”, chiedono il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte riguardanti l’utilizzo delle risorse pubbliche.

Il Bilancio partecipativo o partecipato è una forma di partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica della propria città consistente nell’assegnare una quota di bilancio dell’ente locale alla gestione diretta dei cittadini, che vengono così messi in grado di interagire e dialogare con le scelte delle Amministrazioni per modificarle a proprio beneficio.

Spiegano i tre consiglieri (nella foto) che hanno presentato la mozione: «Il “Bilancio Partecipato” é un procedimento attraverso il quale i cittadini, individualmente e attraverso le proprie forme di aggregazione sociale, sono chiamati a stabilire le modalità di assegnazione delle risorse a disposizione dell’Ente. Si tratta di una pratica di governo che garantisce la partecipazione diretta dei cittadini alla vita del proprio territorio, consentendo loro di proporre in quali settori e con quali modalità investire parte dei fondi a disposizione del Comune, il quale si impegna a recepire nel Bilancio di Previsione dell’anno successivo e conseguentemente realizzare parte delle proposte. Molti comuni hanno già introdotto il Bilancio Partecipato come meccanismo di redazione di una parte del Bilancio di Previsione.

Lo stesso statuto del Comune di Padenghe sul Garda (l’art. 58) recita: “Il Comune di Padenghe sul Garda garantisce la partecipazione democratica di tutti i cittadini all’attività politica, amministrativa, economica e sociale. Considera la partecipazione uno strumento efficace, che consente agli Organi istituzionali di assumere decisioni responsabili e coerenti con le esigenze della Comunità”.

Aggiungono Roberta Gandelli, Noemi Bonapace e Monica Zannoni: «I cittadini sono sia gli utenti finali dei servizi pubblici comunali che i suoi finanziatori, attraverso tasse e tributi e tale procedimento garantisce più trasparenza, più efficacia nell’impiego delle risorse, più controllo dal basso e più equità distributiva».

Per queste regioni i tre consiglieri propongono una mozione che «impegna il Sindaco e la Giunta a promuovere ed intraprendere, nei tempi utili per il prossimo Bilancio di Previsione 2015, un’azione politico-amministrativa reale e concreta atta a deliberare l’introduzione in forma sperimentale del “Bilancio Partecipato” con le modalità che Codesto Esecutivo riterrà più opportuno adottare».

 

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