L’utilizzo dell’immobile confiscato alla mafia

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PADENGHE – Il sindaco Patrizia Avanzini fa il punto sull’utilizzo dell’immobile confiscato alla criminalità organizzata ed assegnato al Comune nel 2011.Ecco il comunicato dell’Amministrazione comunale.

“A Padenghe la lotta contro la mafia ha un significato vero. Non solo con le parole, ma anche con i fatti: che parlano chiaro, che parlano da soli. Ricordiamo la confisca di un immobile alla criminalità organizzata. L’amministrazione comunale, dopo pressanti  richieste, lo ebbe in assegnazione nel 2011.

Oggi quell’immobile ha prodotto risultati soddisfacenti e tangibili. Si tratta di un appartamento su tre piani ubicato in una zona centrale del paese, inizialmente assegnato in esclusiva alla terza età di Padenghe, che grazie all’azione delle volontarie Patrizia, Lucia, Domenica e Guerino, è diventato un luogo ideale dove incontrarsi per tanti anziani, che lì si fanno compagnia, giocano a carte, fanno merenda, cenano in gruppo e discorrono sui fatti del giorno.

“Sono state organizzate anche uscite per assistere a spettacoli teatrali e altre visite culturali – dice il sindaco Patrizia Avanzini – e la presenza costante di volontari, che aprono il centro negli orari concordati, ha portato a consolidare gli appuntamenti.” Ma il successo e il gradimento dell’immobile non si fermano qui poiché recentemente il piano interrato, allestito come una sorta di taverna, è diventato il punto di ritrovo del gruppo “Ecoraggio”, vale a dire giovani formati durante il progetto “Vivere in comune”, attivato dai servizi sociali del Comune e poi progredito negli anni. Oggi il gruppo può contare sulla presenza attiva di numerosi giovani che supportano le iniziative dell’amministrazione comunale e si rendono disponibili per azioni sociali e culturali anche autogestite.

“Abbiamo ritenuto giusto offrire questa opportunità a giovani che hanno dimostrato un vero interesse verso la comunità di appartenenza – termina Avanzini -. E’ una vera soddisfazione constatare come un bene, frutto di azioni criminali, sia stato restituito al patrimonio collettivo e impiegato con successo.”

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