Cucciolo di cane ucciso da bocconi avvelenati

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MAGASA – Un altro cane vittima dei famigerati bocconi avvelenati. È successo a Magasa. A farne le spese un bel cucciolo di 11 mesi, che ha probabilmente ingerito un’esca avvelenata.

Tutto è successo mentre il cane passeggiava lungo la strada di accesso al paese, tenuto al guinzaglio dalla sua padrona.

«Era un cucciolo – racconta quest’ultima -, e stava sempre col naso per terra ad annusare. Probabilmente ha ingerito un boccone avvelenato senza che me ne accorgessi. Quando mi sono resa conto che qualcosa non andava, non c’è stato più nulla da fare. Il cucciolo è morto nel giro di 20 minuti».

Non è la prima volta che a Magasa si verificano episodi di questo tipo. Già lo scorso autunno alcuni frequentatori della zona avevano segnalato la presenza di bocconi avvelenati. Ne erano stati rivenuti diversi, distribuiti nella zona di Cima Rest. Allora nessun animale domestico cadde vittima delle esche, ma l’episodio suscitò preoccupazione e costernazione. Sulla questione era intervenuto con parole dure anche il sindaco di Magasa, Federico Venturini: «Chi lascia sul territorio questi bocconi andrebbe punito con la massima severità. I nostri monti sono frequentati da numerosi escursionisti, che spesso portano con sé il proprio cane. Se dovesse succedere qualcosa a questi animali, per il nostro territorio sarebbe un danno d’immagine gravissimo».

In attesa che si faccia chiarezza sulla vicenda, la domanda è: quali motivazioni stanno alla base di un gesto simile? Indipendentemente dalla risposta, si tratta in ogni caso di una pratica incivile. Avvelenare un animale, peraltro, è un reato penale. Chi compie un simile gesto, non ha giustificazioni.

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