Mamma li turchi! Si rivedono i fistioni

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LAGO DI GARDA – I fistioni turchi sono tornati sul Garda. Si tratta rari volatili migratori, di una specie protetta, che di tanto in tanto si fermano sul Garda.

Non si li vede di frequente. La loro è una presenza sporadica, ma di tanto in tanto, alle soglie della primavera, si fermano qui, per una sosta durante la migrazione. Da qualche giorno se ne può osservare una coppia che staziona al porto di Tignale, mentre sulla riviera veronese, a Navene di Malcesine, è presente una colonia più numerosa.

La segnalazione giunge dal dott. Enrico Boscaini, rivano, a lungo dirigente dell’ufficio Ersaf di Gargnano, esperto ed attento osservatore delle questioni faunistiche gardesane. Negli anni scorsi avvistamenti di fistioni (nome scientifico: Netta Rufina) erano stati segnalati a Gargnano, Salò e Gardone Riviera. Sono volatili migratori della famiglia degli Anatidi; i maschi presentano una testa aranciata e uno sgargiante becco color rosso corallo, petto e sottocoda sono neri con riflessi bluastri, i fianchi e le ali castani. La femmina ha invece un abito bruno, meno vistoso. Sono anatre tuffatrici, capaci di arrivare fino ai quattro metri di profondità per predare piccoli pesci, ma spesso si nutrono restando in superficie, cibandosi di piante acquatiche e insetti.

La specie è protetta dal Trattato sulla conservazione degli uccelli migratori afroasiatici del 1996. Dal punto di vista naturalistico questa presenza è una buona notizia per il lago, stazione intermedia lungo le rotte migratorie, perché indica che qui, sulle rive del più grande lago italiano, i fistioni trovano un ambiente in salute. Non così altrove, dove la trasformazione delle aree umide dovuta alle bonifiche e al consumo del suolo hanno ridotto gli habitat che li ospitavano. È una buona notizia anche per gli appassionati di birdwatching, che potranno ammirarli, probabilmente ancora per qualche giorno, a pochi metri dal molo del porticciolo di Tignale.

Censimento uccelli acquatici svernanti in Lombardia

Regione Lombardia ha incaricato ERSAF di realizzare una pubblicazione che sintetizzi i censimenti sugli uccelli acquatici compiuti dal 2002 al 2013 nella nostra regione, allo scopo di descrivere lo stato delle popolazioni svernanti in laghi, fiumi e cave.

Con la collaborazione dell’Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, sono state effettuate dettagliate analisi che mettono in evidenza le dinamiche delle varie specie e l’importanza delle zone umide lombarde come luogo di svernamento per anatre, svassi e rallidi.

Scarica qui il censimento.

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