Tunnel verso il Trentino. Serve davvero?

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VALVESTINO – Serve davvero il tunnel in Valvestino per unire la Lombardia al Trentino? Se lo chiede Legambiente, che propone il dibattito «I trasporti nell’alto lago di Garda: il tunnel è una priorità?».

Appuntamento sabato 19 alle 10.30, nella sala civica Castellani a Gargnano.

Sarà presentato lo studio commissionato da Legambiente al prof. Renato Pugno sulla necessità del tunnel di collegamento tra la Valvestino e le valli Giudicarie. Introduce i lavori Cristina Milani del Circolo Legambiente del Garda; intervengono Giorgio Schiffer (esperto di trasporti, ex amministratore delegato di Brescia Mobilità) e un rappresentante di Sia-Saia del gruppo Arriva Italia; conclude i lavori Dario Balotta, responsabile trasporti di Legambiente Lombardia.

L’associazione ambientalista si è già espressa sulla questione, contestando l’effettiva utilità della galleria di 4 km che costerà 33 milioni di euro e che dovrà collegare la frazione di Persone al comune trentino di Bondone, sbucando a due passi dalla Provinciale del Caffaro.

La posizione di Legambiente sul tunnel era già stata espressa in passato: «I problemi dello spopolamento della Valvestino, passata dai quasi mille abitanti degli anni cinquanta ai 200 attuali, non si risolve con il miracolo di un tunnel. Il tunnel sembra una scorciatoia: lo sviluppo della bellissima Valvestino non dipende da una nuova accessibilità ma dalla sua promozione turistica, con l’adozione di servizi di qualità e di incentivi (detassazione imposte comunali) per i giovani tesi alla valorizzazione delle risorse agricole e naturali locali. La natura ancora incontaminata, il bellissimo paesaggio e le tradizioni locali sono qualità da valorizzare, “vendute” in tutta Europa. Il turismo “dolce” è una risorsa mai sfruttata e per farlo non serve un tunnel».

Per le associazioni ambientaliste sarebbe più economico ed utile riqualificare, mettere in sicurezza e rendere meno tortuose la SP 9 che sale in Valvestino da Gargnano e la SP 113 del lago d’Idro.

Le ragioni del si. D’altro canto va detto che l’opera è stata fortemente voluta dall’Amministrazione comunale di Valvestino, così come da quella di Magasa. I due sindaci hanno trovato le risorse per progettarla e realizzarla, peraltro – a quanto sembrerebbe – con il convinto sostegno della popolazione.

Per gli amministratori dei due centri montani di Valvestino (200 abitanti) e di Magasa (meno di 150 anime), il collegamento con il Trentino è l’unico modo per arrestare l’emorragia demografica di questo territorio bellissimo ma lontano da tutto, che da decenni si sta inesorabilmente spopolando.

Il tunnel tra le due provincie ridurrebbe del 60% i tempi di percorrenza che un valvestinese deve oggi affrontare per raggiungere una zona dotata di scuole (gli studenti si sobbarcano quotidianamente 2 ore di pullman per fare i 27 tortuosi chilometri che portano a Gargnano), servizi e posti lavoro.

Insomma, il dibattito è aperto.

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