Calvario Gardesana, Tignale protesta ancora

ALTO GARDA – Il sindaco di Tignale replica all’assessore regionale Parolini: “Ti ospito a mie spese a Tignale per due settimane, così ti rendi conto di cosa significa dover utilizzare la Gardesana ogni mattina”.

Nel silenzio generale (e francamente incomprensibile) delle altre Amministrazioni comunali, ancora una volta è il sindaco di Tignale, Franco Negri,  ad intervenire sulla situazione della Gardesana Occidentale.

Negri ha scritto all’assessore regionale al turismo Mauro Parolini e per conoscenza anche al prefetto, ai presidenti di Provincia e Comunità Montana e ai sindaci dell’Alto Garda. Negri, che aveva contestato le priorità di utilizzo dei fondi per i comuni di confini (“Prima la Gardaesana, poi le ciclabili”, leggo qui la notizia), replica a Parolini, che a sua volta aveva detto che gli interventi sulla Gardesana e quelli sulle ciclabili “non sono alternativi, ma complementari” (qui la notizia).

Ecco la lettera, l’ennesima, del sindaco di Tignale:

“Facendo riferimento alla corrispondenza intercorsa sul tema, vorrei cercare di spiegare meglio la mia posizione e specificare che non deve essere vista come una diatriba tra me e te in merito alla questione della suddivisione dei fondi per i comuni di confine. Il mio intento è quello di essere portavoce dei bisogni, delle difficoltà e delle esigenze della popolazione che rappresento.

Questa mia posizione non è così categorica per un puntiglio personale, ma è dettata dall’esigenza di far conoscere anche a chi non vive quotidianamente il territorio il disagio e il malumore della gente.

Non sono contrario alle ciclabili che sono un valore aggiunto soprattutto per le nostre zone che vivono di turismo, ma se non ci sono fondi è necessario stabilire delle priorità.

Credo che non sia difficile comprendere quanto un cittadino che paga le tasse e che ogni giorno è sottoposto ad un calvario inaccettabile, non si senta più rappresentato nel momento in cui determinati fondi, non sufficienti per risolvere questo grande problema, ma sicuramente utili per iniziare, siano stanziati per altri scopi.

Al cittadino poco importa che la Gardesana sia di Anas e che debbano essere Anas e il Ministero delle infrastrutture e trasporti a risolvere il problema. Il cittadino chiede ed esprime un bisogno alle istituzioni a lui più vicine e non si capacita di vedere realizzati progetti diversi da quanto richiesto.

Troppe volte la mia gente ha sentito parlare di progetti per la gardesana, troppe volte tali progetti sono stati finanziati e riposti nei cassetti per mancanza di fondi, troppe volte progetti per noi ritenuti non prioritari hanno ottenuto fondi e scavalcato quelle che erano le richieste della popolazione.

Il timore nostro è che per l’ennesima volta venga finanziato un progetto per la Gardesana che sarà poi lasciato in un cassetto per mancanza di fondi. Se in realtà Anas oggi si impegna formalmente davanti ai cittadini ad affidare la progettazione e a reperire le risorse e a realizzare in 2 anni la nuova galleria, non mi esimerò certo dal sottoscrivere l’accordo per la ripartizione dei fondi Odi e per la realizzazione delle ciclabili.

Non voglio però pensare di assumermi la responsabilità di dover dire nuovamente tra due anni ai miei cittadini che il progetto c’è, ma mancano i fondi e l’opera non può essere realizzata.

Aspettare ancora significherebbe correre il rischio che il progetto divenga obsoleto e che altre risorse debbano essere investite per riadeguarlo o addirittura per realizzarne uno nuovo, come è già successo.

Per farti comprendere il disagio che stiamo vivendo ti propongo di venire come mio gradito ospite per due settimane e di sperimentare direttamente cosa significa alzarsi ogni mattina per andare al lavoro percorrendo la Gardesana ed essere fermati dai cittadini in protesta per ogni situazione.

Oggi (3 maggio) il traffico è rimasto fermo per circa 30 minuti a causa di due veicoli fuori sagoma che si sono incontrati in galleria e questi episodi sono tristemente all’ordine del giorno.

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Ingorgo sulla Gardesana, all’altezza del bivio per Tignale. La foto è di mercoledì 4 maggio 2016.

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