Filantropia a Salò, Ikea arreda Villa Araldi

SALÒ – Ikea ha donato nuovi arredi interni ed esterni per Villa Araldi, sede dei soggiorni estivi degli associati di Aias Brescia, l’Associazione Italiana Assistenza Spastici onlus.

«Una bella e utile donazione, da cui trae grande beneficio chi la riceve, soddisfazione chi l’ha fatta e un esempio chi invece solitamente non ne fa». Con queste parole Michele De Tavonatti, presidente di Aias Brescia (www.aiasbrescia.it), l’Associazione Italiana Assistenza Spastici onlus, ha salutato ieri la generosa donazione ricevuta dal negozio Ikea di Roncadelle (www.ikea.com): arredi interni ed esterni (soggiorni, ombrelloni, cucine ad elevata accessibilità…) che renderanno più gradevole la villeggiatura degli ospiti di Villa Araldi.

Splendida residenza affacciata sul golfo, donata all’Aias negli anni Settanta dai coniugi Cesira e Vincenzo Araldi, la villa ogni anno è sede di rigeneranti soggiorni estivi per le persone seguite da Aias, per le quali la vacanza al lago rappresenta un’importante occasione di svago, oltre che un’efficace terapia di sollievo ai problemi fisici.

La villa dispone di 17 posti letto, organizzati in 5 appartamenti autonomi. Da ieri è di nuovo aperta e fino ad ottobre ospiterà, a turnazione, soggiorni dei soci Aias, ma anche di altre associazioni sociali o di Rsa. La consueta festa per la riapertura – presenti il consigliere provinciale Diego Peli, i soci e i sostenitori di Aias – assume quest’anno un significato particolare proprio per la donazione di Ikea.

villa araldi sede Aias Salò
Una delle cucine ad elevata accessibilità che Ikea ha donato a Villa Araldi.

«Un gesto di filantropia – spiega De Tavonatti – che surroga le difficoltà dello Stato nel provvedere al sostentamento delle associazioni come la nostra». A rappresentare Ikea c’era Paola Bonora, specialista socio-ambientale della struttura commerciale di Roncadelle, che spiega: «Ogni anno Ikea stanzia un budget per sostenere le onlus che si occupano di persone in situazioni di disagio, nella convinzione che questo sia un dovere anche del privato».

Quanto agli obiettivi di Aias, Michele De Tavonatti ha ricordato le due mission ancora aperte: «Rendere il disabile spastico un cittadino come tutti gli altri, con gli stessi doveri e gli stessi diritti, dato che questa non è ancora una condizione acquisita. Va poi risolta la questione del “dopo di noi”, tema sul quale le associazioni non possono essere lasciate sole».

Il presidente dell'Aias Brescia, Michele De Tavonatti.
Il presidente dell’Aias Brescia, Michele De Tavonatti.

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