Baratto amministrativo, lavori socialmente utili per pagare le imposte

TREMOSINE – Non ce la fai a pagare le tasse? Salderai il debito svolgendo servizi utili per la comunità. Si chiama «baratto amministrativo» ed è in via di sperimentazione a Tremosine.

Il «baratto amministrativo» è uno strumento introdotto dal decreto Sblocca Italia nel 2014, ma ancora poco diffuso, che offre ai cittadini in difficoltà la possibilità di poter saldare i propri debiti con il fisco mettendosi a disposizione del Comune per eseguire lavori socialmente utili.

Un’opportunità che ha voluto cogliere il Comune di Tremosine, che in questi giorni ha pubblicato l’avviso firmato dal sindaco Battista Girardi (lo puoi scaricare qui) per la presentazione delle domande di chi volesse accedere all’agevolazione trovandosi in una situazione di «morosità incolpevole».

L’obiettivo, si legge nell’avviso, è «tutelare il diritto di ciascun nucleo familiare a preservare le risorse economiche per i bisogni primari» e, allo stesso tempo, «garantire il rispetto delle regole nel pagamento dei tributi».

Nel centro altogardesano la sperimentazione di questo strumento di politica sociale durerà un anno ed è rivolta ai residenti con Isee standard non superiore ai 21mila euro e morosità relative ai tributi comunali (Ici, Imu, Tares, Tari), alle sanzioni amministrative (violazioni del Codice della strada) e alle entrate patrimoniali (canoni e proventi per l’uso di beni comunali, corrispettivi, tariffe per la fornitura di beni e la prestazione di servizi).

Chiaro che la morosità deve essere «incolpevole», ossia motivata da una situazione di sopravvenuta impossibilità di provvedere ai pagamenti a causa della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare.

Il cittadino moroso che farà domanda potrà saldare il proprio debito con l’ente pubblico svolgendo una serie di lavori socialmente utili, individuati dal Comune: pulizia strade e piazze; pulizia edifici e verde pubblico, compresi sentieri ed aree attrezzate; manutenzione degli edifici pubblici; manutenzione aree verdi; interventi di decoro urbano.

Finito il lavoro, il Comune rilascerà un’attestazione inerente la realizzazione del progetto assegnato con indicazione del relativo controvalore. In buona sostanza un «titolo di credito» per ottenere la riduzione del debito nei confronti dell’Amministrazione pubblica.

Si tratta, evidentemente, di una piccola rivoluzione nel rapporto tra fisco e contribuente, non più fatto di solleciti e cartelle di pagamento ma orientato al riconoscimento delle oggettive difficoltà momentanee in cui può incappare il cittadino, ad esempio quando perde il lavoro o per altre vicissitudini personali e familiari.

Veduta del borgo di Pieve, capoluogo di Tremosine.

 

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