Verifica al centro di accoglienza Tre Lampioni. Struttura considerata idonea

TOSCOLANO MADERNO - Ieri, martedì 14, sopralluogo della Prefettura presso la struttura Hotel Tre Lampioni, centro d'accoglienza che ospita 34 richiedenti asilo. Il centro è sotto i riflettori dopo la protesta dei profughi.

Ieri, a sorpresa, è stato effettuato un sopralluogo presso la struttura Hotel Tre Lampioni. Presenti oltre al Comune funzionari della Prefettura, Vigili del Fuoco, ATS e il nuovo gestore subentrato al precedente dal 1° agosto scorso.

“Pur in attesa del verbale ufficiale – fa sapere il Comune in un comunicato – possiamo affermare che la situazione non evidenzia le gravi problematiche apparse sugli organi di stampa nei giorni scorsi. Neppure sono state riscontrati problemi in merito all’ordine pubblico. Sono in corso alcuni approfondimenti di carattere amministrativo volti ad assicurare la regolarità della struttura e dell’attività svolta. Visto il recente cambio di gestione, l’Amministrazione Comunale ha anche ritenuto opportuno ai soli fini conoscitivi di incontrare nel pomeriggio la nuova gestione”.

Si è tratta di un controllo di routine, programmato in considerazione del recente cambio di gestione al centro di accoglienza, con il Ristorante Boschetti di Montichiari, di proprietà dei fratelli Nicoli, che dal primo agosto è subentrato al privato Francesco Bernava, che aveva avviato il centro nel 2014 e a cui non è stato rinnovata la concessione per questioni burocratiche.

Lo striscione di protesta esposto dai profughi venerdì scorso.

 

In riflettori sui Tre Lampioni si erano accesi venerdì 10 agosto, quando alcuni dei richiedenti asilo ospitati nell’hotel – 34 profughi, tutti maschi dai 20 ai 30 anni – hanno voluto manifestare il loro malessere organizzando un presidio di protesta e appendendo sulla facciata dell’hotel un cartello (lo vedi qui sopra), fatto poi rimuovere da Carabinieri e Polizia Locale, ma non prima che venisse fotografato e dato in pasto al dibattito sui gruppi social.

La scintilla che avrebbe innescato la protesta sarebbe stato un ritardo nella consegna del cosiddetto “pocket money”, i 75 euro mensili dati ai rifugiati per le necessità giornaliere.

Dopo il polverone mediatico che si è alzato sui Tre Lampioni in seguito alla protesta dei profughi, sono emerse le novità circa il recente cambio di gestione del centro di accoglienza,

A Francesco Bernava, concessione scaduta il 31 luglio e impossibilità di rinnovo per un cavillo burocratico (e non per mancanza di requisiti da parte della struttura), dal 1° agosto è subentrato, per continuare l’accoglienza al centro Tre Lampioni  che rischiava di chiudere, il ristorante Boschetti di Montichiari, che gestisce altri centri d’accoglienza migranti avvalendosi della cooperativa sociale L’Accoglienza per i servizi di alfabetizzazione, mediazione culturale e integrazione.

Sulla questione sono intervenuti anche gli operatori dell’associazione Giardino Musicale, che da gennaio 2018 hanno operato ai Tre Lampioni, ribadendo che, contrariamente a quanto è stato scritto, al centro è in atto un vero programma di integrazione, che ha funzionato e dato risultati importati: «Al centro le lezioni di italiano si tengono tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, in due turni, alfabetizzazione e italiano avanzato, dalle 9 alle 13, 20 ore settimanali sebbene il bando ne prevedesse 10. Cinque ragazzi avrebbero iniziato a ottobre i corsi per la licenza media. Il pomeriggio c’è il corso di educazione civica, dalle 14 alle 16. Due ragazzi non sono presenti: grazie agli operatori del centro, lavorano con un contratto di tirocinio, uno come tuttofare in albergo, l’altro in un noleggio barche. Un terzo ragazzo, sempre per la mediazione degli operatori, ha un contratto a tempo indeterminato come badante. Il progetto non solo c’è, ma ha dato risultati importanti».

Certo, i più animosi tra i migranti, tre o quattro, non frequentano i corsi (obbligatori). Hanno fatto più rumore le proteste (strumentalizzate?) di pochi, che la voce dei trenta ragazzi che non si schierano e seguono con impegno i programmi del centro.

 

Non ha perso l’occasione di intervenire sulla questione il movimento politico Forza Nuova, nella persona del responsabile provinciale Enrico Salvinelli, che annuncia una nuova mobilitazione fuori dall’hotel Tre Lampioni di Toscolano per martedì 28 agosto prossimo: “Già quattro anni fa Forza Nuova manifestò a Toscolano iniziando per prima a denunciare quel business che già quattro anni fa fu venduto agli italiani come progetto d’accoglienza ma che in realtà si dimostrò funzionale solo ad arricchire pochi privati e cooperative, con il benestare della politica nazionale e locale corrotta e collusa – dichiara Salvinelli – proprio quando se ne sono accorti pure gli inconsapevoli ospiti, merce indispensabile per far girare l’ingranaggio del business che ha fruttato fino ad oggi alla proprietà dell’Hotel Tre Lampioni  intorno al milione e mezzo di euro”.

 

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