Franciacorta e caviale per inaugurare la primavera di Cibo di Mezzo

SIRMIONE - Cena inaugurale per il menù di primavera di "Cibo di mezzo". Alla Speranzina di Sirmione cena a sei mani - quelle di Daniele Mei, Stefano Cerveni e Paolo Favalli - con protagonisti Calvisius, il caviale di Calvisano, e i Franciacorta bio di Barone Pizzini.

Cibo di mezzo ricomincia da dove era rimasto.

La fine del menù d’autunno ha visto gli chef impegnati in alcune cene a più mani.
Stefano Cerveni è stato invitato a Casa Leali, dove col padrone di casa Andrea Leali, ha dato vita ad uno spettacolare percorso gastronomico in un “duello” in punta di forchetta all’ultimo piatto. Abbinamenti perfetti e piena soddisfazione di chef e clienti. A seguire Castello Malvezzi e Alberto Riboldi, hanno ospitato lo stellato Massimo Fezzardi e il promettente Diego Papa, rispettivamente di Esplanade e Gaudio, per un avvincente tridente ai fornelli in una cornice da sogno.

Siamo ormai prossimi al menù di primavera, che sarà dal 12 marzo al 5 maggio, ed ecco la cena “inaugurale”.

Giovedì 7 marzo, nella fantastica cornice della Speranzina di Sirmione, il padrone di casa, Stefano Giordani e il suo chef Daniele Mei, ospiteranno lo stellato Stefano Cerveni, del Due Colombe in Franciacorta e Paolo Favalli dell’Aquariva per una cena a sei mani che vedrà protagonisti alcuni produttori di prim’ordine, che fanno onore al nostro territorio anche per la loro vocazione internazionale.

Parliamo di Calvisius, brand riconosciuto a livello mondiale per l’eccellenza del caviale, con sede a Calvisano, i cui prodotti verranno abbinati ai vini di un pioniere della produzione bio in Franciacorta, Barone Pizzini. Uno dei simboli del territorio franciacortino, cantina storica e d’avanguardia nella produzione vitivinicola.

Per info e prenotazioni: La Speranzina, Via Dante, 16 25019 Sirmione – Tel : 030 9906292.

 

Cos’è CibodiMezzo?

Una iniziativa di un gruppo di ristoratori affini per proposta, cultura, visione, volta a sostenere il buon cibo e le scelte sul territorio. Scelte testimoniate e supportate da produttori selezionati, che diventano partner e sostenitori di proposte precise, spesso uniche, consapevoli e sostenibili.

Come? Coinvolgendo attivamente consumatori e territorio anche con iniziative oltre le mura del ristorante. In concreto il progetto prevede che i ristoratori, in 2 periodi dell’anno, propongano dei menù a prezzo fisso che comprendano alcune portate elaborate per l’occasione e non in carta.

Tali proposte necessariamente contengono i prodotti dei produttori selezionati durante l’anno, che partecipano al progetto. Gli accostamenti poi sono con vini del territorio.

Al centro viene riportato il cibo. Cibo di mezzo, appunto.

 

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