Il bollettino della Fondazione E.Mach sulla concimazione dell’olivo

LAGO DI GARDA - Il bollettino di olivicoltura della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige, relativo soprattutto a concimazione e trattamenti rameici dell'olivo. Il bollettino entra anche nel merito dei prodotti da utilizzare, sia per la concimazione che per la disinfezione rameica.

Ecco il  bollettino di olivicoltura della Fondazione Edmund Mach, che svolge attività di ricerca scientifica, istruzione e formazione, sperimentazione, consulenza e servizio alle imprese, nei settori agricoloagroalimentare e ambientale.

Produzione del 2018 e ripercussioni sul 2019. Osservando la tabella delle produzioni era facilmente intuibile che il 2018 sarebbe stata una annata di elevata produzione visto che nel 2017 vi era stato un sensibile calo. Ma il risultato produttivo della scorsa annata ha risentito anche del favorevole andamento climatico durante la fioritura che ha aumentato l’indice di allegagione portandoci ad un risultato produttivo fin troppo elevato.

 

 

Come già scritto nei precedenti avvisi l’obiettivo per il 2019 è di ridurre il più possibile il calo di produzione di olive che inevitabilmente ci sarà. Per fare ciò occorre fare leva sulla corretta conduzione dell’oliveto e delle sue tecniche di coltivazione.

olivi polpenazze
Piante di olivo sul Garda.

 

Mantenere sano il fogliame

La prima necessità è far sì che le piante mantengano una vegetazione sana e attiva, esente da attacchi fungini e batterici, mediante l’impiego di prodotti Rameici. Di questo si è già scritto nell’ultimo avviso del 2018, tuttavia si richiamano brevemente alcuni aspetti.

Chi ha già trattato con Rameici dopo la raccolta non occorre che al momento esegua altri interventi. A chi invece dopo la raccolta non ha eseguito nessun intervento si consiglia di trattare con Rameici entro fine inverno (dopo la potatura o 10-15 gg prima di eseguirla).

In attesa di chiarimenti sulla restrizione dell’impiego del Rame per i trattamenti fitosanitari, l’indicazione è di utilizzare prodotti ben micronizzati che portano in etichetta dosi da 45 a 75 g di Rame metallo per ettolitro (alcuni esempi: Airone extra o Kocide opti o Idrox 20, a 150 g/hl, Coprantol Hi Bio e Zetaram Hi tech 230-330 g/hl, Ossiclor 35 WG e Cupravit 35 WG 210 g/hl o Cyprus 25 WG a 225 g/hl o simili), distribuendo 13-14 hl di miscela per ettaro.

Concimazione

Questa è un’altra tecnica di coltivazione che influenza la capacità produttiva dell’olivo.
Il modo di fiorire e fruttificare, esclusivamente sui rametti cresciuti nell’anno precedente, fa sì che per produrre bene e costantemente, l’olivo abbia bisogno di essere sostenuto nella crescita vegetativa. Nella fisiologia della pianta l’azoto assimilato nella giusta quantità svolge una preziosa azione di amplificazione della attività vegetativa e produttiva della pianta. Da osservazioni fatte nel nostro territorio si è riscontrato che l’apporto di azoto, mediante concimi organici o chimici, corrispondente a circa 4-500 g per pianta adulta sia sufficiente per ottenere buone produzioni.

Tuttavia eccedere nell’apporto di azoto può portare ad una esagerata attività vegetativa e a un eccessivo ingentilimento dei tessuti che può predisporre la pianta a disfunzioni fisiologiche e patologiche oltre che alla sua perdita per dilavamento.

Nella situazione di quest’anno, con piante che hanno prodotto molto nella scorsa annata, è preferibile non eccedere nell’apporto di azotati, ma piuttosto frazionare la distribuzione (specie con i concimi chimici) nel periodo da fine inverno a primavera inoltrata, oppure utilizzare tipi di concimi che permettano un rilascio graduale dell’elemento (organici o a lenta cessione).

Sarà inoltre opportuno, oltre all’azoto, l’apporto commisurato degli altri macro e micro elementi quali fosforo, potassio, magnesio e boro.

Il letame

E’ da sempre il principe dei concimi per l’arricchimento di sostanza organica ed il miglioramento della fertilità e vitalità del terreno oltre che per l’apporto di elementi nutritivi.
La distribuzione di 70-80 kg per pianta adulta di letame maturo a fine inverno soddisfa le esigenze annuali dell’olivo, non solo per l’azoto, ma anche per gli altri elementi nutritivi e può inoltre attenuare gli effetti della carenza d’acqua.

Un’azione simile a quella del letame nell’apporto di sostanza organica e vitalità al terreno è svolta dagli ammendanti compostati verdi e misti (30-50 Kg per pianta), per i quali, secondo le loro caratteristiche, andrà valutata l’opportunità di una integrazione azotata con concimi organici o chimici.

Alternative al letame e agli ammendanti: i concimi organici

I concimi organici possono apportare elementi nutritivi di cui la pianta ha bisogno ed anche sostanza organica, essendo essi derivati dal recupero di sottoprodotti organici di origine vegetale (panelli, sanse, borlande) e animale (stallatici, cascami di macelleria o pelletteria, collagene, ecc.).

Data l’estrema variabilità nel titolo dei vari elementi nutritivi, per questi prodotti non è possibile dare dosi precise.

Tuttavia, a titolo orientativo, possiamo indicare per quelli che contengono il 2-3 % di azoto quantitativi di concime rispettivamente di circa 20 e 15 Kg per pianta adulta,

oppure per i prodotti che contengono il 6-8 % di azoto quantità di circa 7 e 5 Kg per pianta,

Per i prodotti che non contengono potassio e magnesio occorre (esempio: Verdeolivo o simili) integrarne l’apporto, utilizzando solfato potassico-magnesiaco (0-0-30-10) in ragione di 1-1,5 Kg per pianta adulta.

Le indicazioni date valgono anche per chi pratica il metodo di produzione biologica ricordando che in tale metodo è ammesso l’impiego del letame maturo proveniente da allevamenti estensivi e di concimi ed ammendanti che riportino in etichetta la possibilità di uso in agricoltura biologica.

In ogni caso è consigliabile verificare presso il proprio ente certificatore l’ammissibilità del prodotto che si intende utilizzare.

Per chi non intende fare uso di letame, concimi o ammendanti organici è possibile anche l’uso di un concime complesso (non ammesso nel biologico) del tipo 12-6-18+2, 12-12-17+2, 15-6-20 o similari alla dose di circa 3,5-4 Kg per pianta.

Sono da preferire i concimi complessi che apportino una seppure minima quantità di boro.

La distribuzione

Il letame, gli ammendanti e i concimi organici entrando in attività lentamente vanno distribuiti in febbraio o inizio marzo. Alle piante più deboli può essere fatta una integrazione con 1-1,5 Kg per pianta di concime organico con 8-10% di azoto in maggio prima della fioritura.

Per i concimi chimici sarebbe preferibile la distribuzione in due momenti: metà febbraio-inizio marzo e l’altra a inizio maggio,

prima della fioritura; chi non ha possibilità di fare i due apporti, distribuisca in un’unica soluzione da metà marzo fino ad aprile.

Concimi e ammendanti vanno distribuiti su tutta la superficie dell’oliveto o, per singole piante, sulla superficie di terreno corrispondente alla proiezione della chioma o poco più. Evitare accumuli di concimi a ridosso delle ceppaie.

 

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