Contemplazioni, al MuSa l’arte visionaria del Novecento

SALO ' - Un susseguirsi di camere delle meraviglie, lungo un percorso nell'arte del Novecento. Presentata questa mattina la nuova mostra del MuSa, il museo di Salò, curata da Vittorio Sgarbi. Ecco cosa vi aspetta, da domani all'8 dicembre.

Il Musa diventa il luogo mistico dove incontrare le alchimie di Agostino Arrivabene, i mondi fantastici e indecifrabili di Luigi Serafini, le presenze di Domenico Gnoli, l’aldilà di Cesare Inzerillo e la prorompente creatività di Gaetano Pesce.

Vi presentiamo la mostra «Contemplazioni: i visionari», curata da Vittorio Sgarbi, al MuSa dal 10 aprile all’8 dicembre.

«Un viaggio attraverso le esperienze artistiche più creative della seconda metà del secolo scorso – racconta il direttore del MuSa Giordano Bruno Guerri – in un susseguirsi di camere delle meraviglie»

«Non c’è altro modo di essere contemporanei che essere qui e ora – dice Vittorio Sgarbi – così, insieme alla contemporaneità di ciò che esiste, c’è la contemporaneità di ciò che è esistito e continua a vivere».

La direzione artistica è di Giovanni Lettini, Sara Pallavicini e Stefano Morelli. La mostra propone cinque sezioni, ognuna dedicata ad un artista

 

Domenico Gnoli – L’universo in una stanza

Spiega Sgarbi: «Le grandi tele di Domenico Gnoli sono come oggetti misteriosi, immagini astratte per troppa fedeltà, come quando, ingrandendo al microscopio i segni sulla pelle della mano, o una qualunque minuscola porzione di carta o legno o stoffa, vediamo qualcosa che non ha più relazione con il dato di origine e diviene una carta geografica, una terra vulcanica, un’architettura imprevedibile. L’alterità si produce per accostamento di medesimi oggetti in diverse proporzioni.

Avvicinandosi, ci si avvicina al segreto delle cose, alla loro essenza. Gnoli individua, non diversamente da Morandi nelle bottiglie, e senza alcuna casualità, alcune cose essenziali, come autentici generi di prima necessità, tutti reperibili in un’area domestica. L’universo si può chiudere in una stanza».

Domenico Gnoli: Buste en vert, olio su tela, 1964.

 

Gaetano Pesce – Altra bellezza

«Pesce – dice Vittorio Sgarbi – è la persona più sorprendente che ho conosciuto negli ultimi anni. Sempre curioso e stupito come un ragazzo, desideroso soltanto e continuamente di conoscere e meravigliarsi. Il punto di vista privilegiato, umano e appassionante, per capire Gaetano Pesce, è vederlo davanti a un’opera d’arte, con l’emozione di chi riconosce anche quello che non conosce e, in ogni caso, si compiace di aver incontrato una persona notevole, da cui imparare qualcosa.

È l’istinto che guida Pesce, prima della conoscenza storica. Orgogliosamente italiano anche, soprattutto, nel nuovo mondo dove Leonardo sarebbe certamente andato se gli aerei che stava concependo glielo avessero consentito; era certamente per questo che voleva volare. Pesce gli aerei, tra vecchio e nuovo mondo, li prende con straordinaria frequenza ed è contemporaneamente qua e là, in una Italia reale e in una Italia del cuore».

Gaetano Pesce: Profilo di ghiaccio.

 

Luigi Serafini – Mondi reali

Ancora Sgarbi: «È difficile credere che siano passati più di trent’anni dall’apparizione del Codex Seraphinianus, un’opera sconvolgente, soprattutto per chi, come me, la conosce dalle sue origini, e ne ha subito riconosciuto l’assoluta novità, di cui non si è avuta perfetta coscienza. L’opera si presentò da sola, come concepita per un Principe rinascimentale, prima e indipendente dal suo autore. Serafini non finiva di stupire per le invenzioni, e anche per la straordinaria perfezione calligrafica e quasi la perversione del disegno. Ciò che, nell’arco di tre anni, Serafini aveva elaborato, era un vero e proprio codice miniato, una enciclopedia nel senso ambivalente della illustrazione e della Encyclopédie illuministica».

Luigi Serafini: “Persefone” (donna carota).

 

Agostino Arrivabene – Pittura iva

L’arte di Agostino Arrivabene è colta, seducente, intrisa di simboli, ispirata sia dalla mitologia classica che dai Maestri del XV-XVI secolo (Leonardo, Dürer, Bosch). Chi osserva le opere di Arrivabene, inondato dal vortice dei messaggi velati, partecipa a un viaggio iniziatico che conduce alla rivelazione di una conoscenza di cui l’artista è generatore e dispensatore. Le opere di Agostino Arrivabene vivono come linguaggio dell’uomo, facendo emergere tutta la potenza spirituale, esistenziale, storica che è insita nella pittura riconosciuta come tale nella sua assoluta contemporaneità.

Agostino Arrivabene: Il predestinato in eclissi.

 

Cesare Inzerillo – La classe morta

Cesare Inzerillo allinea i suoi residui di umanità, accomodati come le persone che furono, nei ruoli che ebbero. Inzerillo porta a Salò la sua realtà sfigurata della morte. Comportamenti quotidiani, attitudini, modi di essere, di vivere sono rappresentati da scheletri, da mummie estratte da una catacomba di Cappuccini così frequenti in Sicilia, dove, vestiti e atteggiati come erano in vita, sono gli scheletri dei monaci morti.

Potrebbe essere considerato, Inzerillo, il continuatore di quella tradizione. Giunti a quella condizione, i corpi perduti di quegli uomini non possono conoscere mutamento. Continuano a recitare il ruolo loro attribuito nella vita, non potendo sperare di avere altro destino che la fine. Con questa visione apocalittica, Inzerillo strappa il sorriso, determina ammiccamento, complicità.

Cesare Inzerillo: Barone rosso.

 

BIGLIETTERIA: [email protected] 0365 20553

SITO UFFICIALE DELLA MOSTRA: www.contemplazioni.it

ORARI MOSTRA: aperto tutti i giorni dal lunedì alla domenica, dalle ore 10:00 alle ore 19:00 (nei mesi giugno, luglio, agosto e settembre dalle ore 10:00 alle ore 20:00). La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)

APERTURE STRAORDINARIE: 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 15 agosto, 1 novembre, 8 dicembre

INGRESSO SINGOLO INTERO 14,00 €

INGRESSO SINGOLO RIDOTTO 11,00 € (aventi diritto: Studenti universitari con regolare tesserino, maggiori di 65 anni esibendo carta d’identità, cittadini salodiani residenti  esibendo carta d’identità, giornalisti non accreditati)

INGRESSO SINGOLO RIDOTTO RAGAZZI 7,00 € Visitatori dai 7 ai 18 anni

BIGLIETTO FAMIGLIA 1 o 2 Adulti + ragazzi dai 7 ai 18 anni = adulto 11 € + ragazzi 7 €

GRUPPI € 10,00 (Gruppi da 15 a 30 persone. Gratuità n.1 accompagnatore per ogni gruppo)

SCUOLE € 7,00 (Gruppi di studenti di ogni ordine e grado Gratuità n.2 accompagnatori per classe)

SCUOLE SALO’ 5 €

OMAGGIO disabili, bambini fino ai 6 anni non compiuti, tesserati ICOM, guide turistiche munite di tesserino di abilitazione, Card Musei Lombardia, giornalisti con tesserino ODG: (per servizio e preventivamente accreditati all’ufficio stampa. Qualora non ci sia stato preventivo accreditamento, presentando regolare tesserino si avrà l’accesso a tariffa ridotta).

OPEN INTERO 15,50 €

OPEN RIDOTTO 12,50 €

Congiunti Vittoriale: Open Musa 12 € – Open ridotto Musa 9 € – Open scuole Musa 5 €

ULTERIORI RIDUZIONI € 12,00 Consorzio Lago di Garda

Per ulteriori informazioni: +39 0365 20553 / [email protected]

Cesare Inzerillo: “Duro da morire”.

 

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