Salò, a Palazzo Fantoni la “casa delle associazioni”

SALÒ – Si sta scrivendo un nuovo capitolo nella storia dell’antico Palazzo Fantoni e dell’ex biblioteca. Ospiteranno la "Casa delle associazioni" e la "Casa della montagna". Ecco cosa prevede il progetto.

Si è messa in moto, con una prima progettazione di massima e una richiesta di contributo al Gal GardaValsabbia, l’operazione che prevede di trasformare i due immobili attigui di Palazzo Fantoni e dell’ex biblioteca nella «Casa delle associazioni».

«Un’opera che è nel nostro programma – dice il sindaco Giampiero Cipani – e alla quale teniamo molto. Salò ha una grande tradizione di volontariato, animata da tante realtà che sentono il bisogno di un luogo dove incontrarsi, integrarsi, confrontarsi».

Una ricostruzione grafica tratta dal progetto.

 

Questo luogo sarà appunto allestito in due immobili distinti ma attigui, uno antico l’altro moderno, in stretta relazione l’uno con l’altro, con accessi e corte interna comuni, entrambi di proprietà comunale e oggi inutilizzati dopo il trasferimento di tutte le istituzioni culturali che ospitavano nel nuovo «Salòtto della cultura», l’ex tribunale in via Leonesio (leggi qui).

Uno è Palazzo Fantoni, antica e blasonata dimora nobiliare di 4 piani che si affaccia sull’omonima via con un’elegante facciata del XV secolo, nella quale fino a pochi mesi fa avevano sede l’Ateneo di Salò, il Museo Storico del Nastro Azzurro, il Centro Studi sulla Rsi; l’altro è l’ex biblioteca, immobile di 3 piani caratterizzato da un’architettura contemporanea.

Palazzo Fantoni, la facciata che guarda sul cortile interno.

 

Il progetto di riqualificazione ha come obiettivo l’adeguamento funzionale dell’intero organismo edilizio, la cui destinazione culturale sarà confermata e rinnovata.

In particolare, l’ex biblioteca sarà convertita nella «Casa della Montagna», spazio dedicato totalmente alla valorizzazione del patrimonio rurale e montano, per mezzo di associazioni di settore, quasi fosse un accesso simbolico al patrimonio montano di Salò e del Parco Alto Garda Bresciano, di cui Salò è in un certo senso la porta d’ingresso.

L’ex biblioteca diventerà la “Casa della montagna”.

 

La parte nobile del complesso, Palazzo Fantoni, diventerà invece la «Casa delle Associazioni» vera e propria, per garantire spazi attrezzati a enti e sodalizi che si spendono per la comunità in cui operano.

«Vent’anni fa, per dare una vetrina alle nostre realtà di volontariato ci eravamo inventati Centoassociazioni – conclude il sindaco – ora vogliamo dare loro una casa. L’operazione presenta qualche difficoltà, servirà un regolamento e andranno individuati i criteri di utilizzo degli spazi. Ce ne saranno di dedicati alle singole realtà (sono una cinquantina quelle iscritte all’albo comunale delle associazioni, ndr) e di condivisi. Di certo, riteniamo che questa operazione abbia una grande valenza sociale».

 

 

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