Desenzano, il M5S chiede le dimissioni dell’assessore al turismo

DESENZANO - Dibattito rovente a Desenzano dopo la sentenza del Tar sull'aumento dell'imposta di soggiorno e il rilievo di un conflitto d'interessi dell'assessore al turismo. Il M5S ne chiede le dimissioni.

Dopo la sentenza del Tar, che ha accolto il ricorso di un privato annullando l’aumento relativo all’imposta di soggiorno sulle case vacanza e rilevando un conflitto d’interessi dell’assessore al turismo Francesca Cerini, che, in quanto albergatrice, secondo i giudici del tar avrebbe dovuto astenersi dal votare la delibera che aumentava l’imposta per la case vacanza e non per gli alberghi.

Sulla questione è già intervenuto il sindaco Guido Malinverno, esprimendo solidarietà nei confronti dell’assessore (leggi qui) .

Ora è la volta del Movimento 5 Stelle, che scrive: «In questi due anni e mezzo di legislatura la questione della possibile incompatibilità tra la figura dell’Assessore al Turismo di Desenzano e il suo ruolo in Giunta, è stata da più parti sollevata e sistematicamente rispedita al mittente, con motivazioni prettamente politiche. Le notizie che apprendiamo in questi giorni dai giornali cambiano tuttavia in modo sostanziale la situazione e pongono una serie di interrogativi».

L’assessore Francesca Cerini.

 

«Il giudizio del TAR – continua il comunicato dei 5 Stelle – , che accoglie un ricorso di un privato titolare di una casa vacanza a Rivoltella, imponendo l’annullamento di una delibera di Giunta a cui l’Assessore aveva preso parte, crea di fatto un precedente dai risvolti inquietanti e rischia di depotenziare fortemente le possibilità di manovra di un assessorato così importante per la nostra città.

Ogni volta infatti che qualcuno si sentirà privato di propri diritti o ingiustamente vessato in ambito turistico/ricettivo, potrà ricorrere facendo leva su questo precedente e sulla situazione oggettiva evidenziata dal TAR, rischiando di volta in volta di invalidare delibere importanti con le conseguenze economiche ed amministrative che questo comporta. Ci chiediamo se valga la pena mantenere questa situazione di incertezza o se non sia più utile per la nostra città consentire all’Assessore di occuparsi serenamente di turismo e delle proprie attività senza dover sottostare al ruolo in Giunta e alle conseguenze legali che questo comporta, lasciando spazio nel ruolo di Assessore ad una figura che non abbia interessi economici diretti sul nostro territorio in questo settore?»

 

 

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