San Rocco, patrono dei contagiati, scende dal soffitto per proteggere Lazise

LAZISE - Ricollocata al centro della chiesa parrocchiale dei Santi Zenone e Martino la statua di San Rocco, patrono degli appestati e contagiati ed emarginati, riesumata nella soffitta della canonica, dove si trovava da anni, impolverato.

E’ una iniziativa che ha avuto il parroco don Lanfranco Magrinelli affinché possa proteggere le popolazioni dalla pandemia del coronavirus.

Il parroco ha anche redatto una preghiera di intercessione protesa “a fermare questa pandemia che tanto male sta facendo in molti aspetti della nostra esistenza.” Continua ancora: “Ti preghiamo di aiutare tutti quelli che operano negli ospedali, preservalo dal contagio, dà loro forza, intelligenza , generosità e capacità di sorridere a chi è malato”.

Meglio averlo in chiesa che in soffitta – ha dichiarato don Lanfranco- perchè di certo una preghiera male non fa, tantomeno la sua protezione ed intercessione.

San Rocco era nato a Montpellier nel 195 ed è morto a Voghera il 16 agosto 1327. E’ sempre stato molto venerato nei territori gardesani, soprattutto nelle campagne.

Sergio Bazerla

La statua di San Rocco, ricollocata nella parrocchiale.

 

 

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