Il rifugio San Pietro ha compiuto novant’anni

RIVA DEL GARDA - La sezione di Riva del Garda della Società Alpinisti Tridentini ha festeggiato sabato 27 giugno i novant’anni del rifugio San Pietro sul monte Calino, inaugurato ufficialmente nel lontano 29 giugno 1930.

La piccola festa, organizzata senza squilli di tromba per via delle restrizioni anti covid, si è svolta nell’ambito del tradizionale ritrovo annuale per celebrare la ricorrenza dei santi Pietro e Paolo, un momento da sempre sentito con fede e passione dalla comunità tennese.

La festa è iniziata con la messa, officiata dal parroco Giancarlo Girardi nella chiesetta attigua (tanto cara al poeta rivano Giacomo Floriani), alla presenza, tra gli altri, dei sindaci di Riva del Garda Adalberto Mosaner e di Tenno Giuliano Marocchi, delle vicepresidenti della Sat centrale Elena Guella e della Sat di Arco Laura Ceretti, e del vicecomandante dei vigili del fuoco di Riva del Garda Marco Menegatti, oltre ovviamente al presidente della Sat rivana Giorgio Galas e a una folta rappresentanza del consiglio direttivo.

In primo piano il sindaco di Riva del Garda Adalberto Mosaner.

 

Dopo la santa messa, svoltasi all’aperto per rendere possibile la partecipazione di tutti i convenuti mantenendo distanziamento e regole sanitarie preventive legate all’emergenza sanitaria, il presidente Giorgio Galas ha presentato ufficialmente il piccolo volume di 56 pagine che il sodalizio rivano ha voluto realizzare proprio per l’occasione dell’importante traguardo dei novent’anni del rifugio, affidato appunto alla Sat di Riva e gestito da alcuni anni da Andrea Berteotti.

Un volume in gran parte dedicato alla ricostruzione storica degli eventi che portarono alla nascita e allo sviluppo del rifugio San Pietro, un tuffo nel passato lontano e più recente reso possibile grazie al fondamentale contributo dello storico rivano Mauro Grazioli. Ma nel volume c’è spazio anche per rendere conto degli ultimi importanti lavori effettuati sulla struttura e lungo la strada di accesso, e soprattutto per un doveroso e sentito ricordo di chi per ben 32 anni ha gestito e fatto crescere il rifugio San Pietro, Enzo Bacon Santoni, scomparso prematuramente alla fine di agosto dell’anno scorso e ricordato con affetto da tutti i presenti. Una pubblicazione che nei prossimi giorni sarà inviata via posta a tutti i soci ordinari della Sat di Riva del Garda.

 

La presentazione è stata volutamente in sordina, considerate le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria e alla volontà di non creare eccessivi affollamenti. Con la speranza, condivisa da tutto il direttivo della Sat rivana, di dar vita il prima possibile a una giornata di festa aperta a tutti i satini e agli appassionati di montagna e amanti di questo fantastico balcone affacciato sulla Busa.

 

 

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