Caso depurazione, i sindaci del lago: «Si proceda col progetto»

LAGO DI GARDA - Dopo l'approvazione in Provincia della mozione Sarnico, intervengono i sindaci del Garda: «Dubbi sull’ammissibilità giuridica della mozione. Si dia corso con il progetto in itinere».

Dopo l’approvazione, da parte della Provincia, della mozione (la puoi scaricare qui) che fissa «il principio generale» in base al quale «gli impianti consortili di depurazione» vanno localizzati nei Comuni «afferenti all’impianto stesso», gli amministratori del lago esprimono dubbi sull’ammissibilità giuridica della mozione e chiedono di procedere con il progetto in itinere, quello che prevede di depurare i reflui gardesani a Gavardo e Montichiari.

La richiesta è messa nero su bianco in una lettera che Giovanni Peretti e Giampiero Cipani, presidente e vice presidente di Ats, l’associazione temporanea di scopo costituita dai Comuni benacensi per promuovere il progetto di depurazione, hanno inviato al presidente della Provincia di Brescia Samuele  Alghisi, al presidente dell’Ufficio d’Ambito di Brescia, Aldo Boifava, e al presidente di Acque Bresciane Gianluca Delbarba. Eccola.

«Oggetto: Mozione in ordine all’aggiornamento delle linee di indirizzo 2020 per l’Azienda Speciale Ufficio d’Ambito di Brescia (30.11.2020).

Caro Presidente,
con disappunto e rammarico abbiamo preso visione della mozione indicata in oggetto, approvata a maggioranza dal Consiglio Provinciale di Brescia nella seduta del 30 novembre u.s..  A nome dei Sindaci componenti l’Associazione Temporanea di Scopo “Garda Ambiente”, desideriamo, al riguardo, esplicitare quanto segue:

1. Anche se il documento di cui trattasi non ha carattere impositivo ma intende prescrivere solo linee generali di indirizzo, esprimiamo dubbi sulla sua valenza e ammissibilità giuridiche anche e soprattutto alla luce di quanto affermato dall’Avvocatura e dalla Segreteria generale della Provincia.

2. Riteniamo che, mentre sia compito delle Istituzioni politiche delineare gli interventi da compiere e stabilirne le priorità, sia invece compito dei tecnici e degli esperti individuarne la localizzazione e le migliori compatibilità economiche e ambientali.

3. Consideriamo pertanto la mozione in oggetto un atto di mero indirizzo di carattere generale in merito alle infrastrutture di depurazione, senza alcun effetto “cassativo” del progetto concernente l’area del Garda, già finanziato ed assentito dal Ministero dell’Ambiente e dall’Università di Brescia e fatto proprio dall’Azienda Speciale Ufficio d’Ambito di Brescia e dalla Società Acque Bresciane.

4. Consideriamo altresì una inutile perdita di tempo quanto previsto dalla mozione in ordine ai sei mesi entro i quali “il proponente dovrà individuare nuovi scenari di localizzazione sulla base dell’indirizzo strategico”, alla luce dell’urgenza dell’intervento e dell’attualità di un potenziale gravissimo e irreparabile danno al patrimonio idrico gardesano e nazionale.

5. Ribadiamo che il compito della Politica è quello di decidere e di assumere la responsabilità che ogni scelta di carattere strategico comporta.

Auspichiamo pertanto – conclude la lettera – che quanto prima venga avviato l’iter amministrativo e procedurale del progetto in itinere, riservandoci di contrastare nelle sedi opportune ogni colpevole ritardo».

 

 

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