Il Marchio territoriale del Parco Alto Garda Bresciano

ALTO GARDA - La Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano ha approvato e pubblicato i disciplinari per ottenere il Marchio territoriale. Obiettivo: promozione e sostenibilità.

Qualità e riconoscibilità di prodotti e servizi per vincere le sfide turistiche del futuro e stimolare lo sviluppo. È l’intento del «Marchio territoriale del Parco Alto Garda Bresciano», certificazione di genuinità e di provenienza promossa dalla Comunità Montana che ora, con l’approvazione dei disciplinari da parte dell’Assemblea dell’ente presieduto dal sindaco di Valvestino Davide Pace, entra nella fase operativa.

I disciplinari, recependo i dispositivi di legge vigenti in materia, regolamentano le modalità di assegnazione dei Marchio. Il cui obiettivo è chiaro: riconoscere ufficialmente produttori o prestatori di servizi la cui attività determina effetti positivi sul territorio del Parco, incentivare l’adozione di metodi e sistemi di produzione rispettosi dell’ambiente, promuovere un’offerta turistica sostenibile e dare visibilità e valore a chi si impegna a rispettare i disciplinari.

Sono sei i disciplinari approvati: quattro per le aziende alimentari (nello specifico per i produttori di miele, di carne, di prodotti lattiero caseari e di frutta e verdura), uno per le strutture ricettive e uno per le aziende che offrono servizi di ristorazione, compresi bar e pasticcerie.

Li puoi scaricare qui:

La concessione del Marchio è vincolata al rispetto di determinati requisiti, alcuni obbligatori, relativi alla zona e ai metodi di produzione, alla gestione aziendale, alla differenziazione dei rifiuti.

I produttori di miele, ad esempio, dovranno garantire che almeno l’80% degli apiari siano ubicati nel territorio del Parco; i ristoratori dovranno rifornirsi da almeno cinque produttori locali e proporre nel menù almeno tre piatti tipici del territorio; gli agriturismi saranno chiamati a organizzare un’area dedicata alla vendita di prodotti locali; i casari saranno tenuti a garantire che almeno il 75% dell’allevamento sia costituito da razze minori locali e cosi via.

Tutti dovranno impegnarsi a promuovere presso i propri clienti le altre realtà aderenti al Marchio. L’invito è insomma quello di fare sistema per dar vita ad un circuito virtuoso caratterizzato da qualità, sostenibilità, riconoscibilità e appartenenza territoriale.

La sede della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano, a Villa di Gargnano.

 

I commenti sono chiusi.