Manerba, divelta la targa a ricordo dei martiri delle Foibe. La condanna del sindaco
MANERBA - Manerba del Garda condanna lo sfregio alla targa posta alla memoria di Norma Cossetto e Nidia Cernecca, figure simbolo dei massacri delle Foibe e dell’esodo giuliano dalmata.
“È un gravissimo atto di inciviltà e ignoranza, che condanniamo fermamente”, con queste parole il Sindaco di Manerba del Garda Flaviano Mattiotti ha voluto stigmatizzare a nome dell’intera Amministrazione Comunale l’atto perpetrato da alcuni sconosciuti nella notte tra mercoledì e giovedì nel parco pubblico che il Comune ha deciso di intitolare a due figure simbolo dei massacri delle Foibe e dell’Esodo Giuliano Dalmata: Nidia Cernecca, profuga istriana e cittadina onoraria di Manerba, e Norma Cossetto, giovane studentessa uccisa e infoibata in Istria all’indomani dell’8 settembre 1943, insignita nel 2015 dal Presidente Ciampi della Medaglia d’Oro al Valore Civile.
Nemmeno il tempo di inaugurare l’intitolazione del parco pubblico adiacente al Piazzale Martiri delle Foibe, che la targa riportante il nome delle due vittime di quello che è stato uno dei momenti più bui del ‘900 è stata divelta dalla roccia su cui era stata installata e fatta sparire.
“Si tratta di un episodio che non possiamo catalogare come un semplice atto di vandalismo”, spiega l’Assessore alla Cultura Noemi Avigo – proponente della deliberazione con cui nello scorso dicembre Manerba aveva voluto omaggiare le figure di Nidia Cernecca e Norma Cossetto.
“Con questa deprecabile azione si è voluto lanciare un inaccettabile messaggio politico. Manerba si sente responsabile e coinvolta nella storia d’Italia, portando avanti il ricordo dei martiti delle foibe e degli esuli istriani-fiumani-dalmati. Questo gesto ignobile è l’ennesimo sfregio alla memoria collettiva. Nidia e Norma sono due donne simbolo di coraggio e di italianità, testimoni di una violenza inaudita che per molti anni è stata volutamente taciuta e nascosta. La certezza è che noi continueremo a combattere e portare avanti il loro messaggio, in nome della Verità, ripristinando la targa che è stata rubata”.
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