Tremosine, un pozzo in Valle di Bondo contro la siccità

TREMOSINE - E' sempre emergenza idrica a Tremosine, dove i pozzi son riforniti dalle autobotti. Il Comune in pressing su Acque Bresciane per un nuovo pozzo.

Autobotti sempre al lavoro a Tremosine, dove la speranza di placare la sete è riposta nella realizzazione di un nuovo pozzo in Valle di Bondo.

Cominciamo dalla situazione attuale: «Le sorgenti, unica fonte di approvvigionamento del nostro acquedotto – dice il sindaco Battista Girardi -, sono in sofferenza e quando serve siamo costretti a ricorrere alle autobotti per mantenere un livello adeguato nei serbatoi che erogano acqua nella zona bassa del comune».

La siccità e il conseguente impoverimento delle falde sotterranee preoccupano non poco: «Siamo solo ai primi di luglio – continua Girardi – e se non piove il problema si aggraverà. Siamo allarmati».

Una soluzione potrebbe essere un nuovo pozzo di pescaggio da realizzare in Valle di Bondo: «Abbiamo già individuato il luogo – conclude il sindaco -, in un’area demaniale, e la Provincia si è già espressa favorevolmente. Dunque, dal punto di vista burocratico, c’è la possibilità di procedere spediti. Mi auguro che Acque Bresciane abbia la forza e la volontà di dare inizio alla perforazione in tempi brevissimi. Un nuovo pozzo ci darebbe un grande aiuto».

Veduta del borgo di Pieve, capoluogo di Tremosine.

 

 

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