Depurazione, i comitati: “Fermare la progettazione milionaria di un progetto iniquo”

LAGO DI GARDA - Comunicato stampa dei comitati che si battono contro i depuratori sul fiume Chiese su quanto emerso nell'incontro tra la Comunità del Garda e il Ministro dell'Ambiente.

Sull’incontro tra Comunità del Garda e altri amministraori con il Ministro dell’Ambiente a Roma, in data 14 febbraio 2023 (ne abbiamo scritto qui) i comitati Visano Respira, La Roccia e Gaia fanno sapere: «Per l’ennesima volta ieri abbiamo assistiamo ad uno sgarbo istituzionale portato avanti dai soliti noti della Comunità del Garda.

Nell’incontro con il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin questa volta hanno partecipato anche alcuni dirigenti di Acque Bresciane, che dipende direttamente da ATO, i quali, se non sbagliamo, sono organi di controllo e gestione del ciclo idrico della Provincia di Brescia e non sono (o meglio non dovrebbero essere) ad esclusivo servizio della Comunità del Garda e dei confratelli lacustri della riviera veronese.

Al di là della solita storiella della condotta sub lacuale che si rompe – continuano i comitati – e dell’imminente disastro ecologico per il lago di Garda, cosa che ci sentiamo dire da almeno 10 anni (alla faccia dell’urgenza) e smentita dagli stessi enti gestori, è emerso in modo evidente che lo scopo della visita al Ministero era solo quello di elemosinare nuovi fondi per procedere con le opere veronesi a cui mancano ben 80 milioni, circa i 2/3 dei fondi necessari.

Già questo dato speriamo abbia fatto nascere nel Ministro alcuni dubbi sul buon senso dell’operazione, inutile e senza alcuna copertura economica.

Ci chiediamo se i bresciani abbiano fatto notare che a loro mancheranno circa 300 mln (e senza avere le ruspe in cantiere) o se per pudore hanno taciuto questo dettaglio. Dato che ATO è di chiarata ed evidente nomina politica, ci chiediamo quali siano oggi le forze politiche sul territorio della Provincia di Brescia che sostengono apertamente (o con la loro indifferenza permettono) che si prosegua anche solo ad affidare la progettazione multi milionaria (soldi pubblici, soldi nostri) di questo iniquo progetto.

A noi associazioni viene detto dal Commissario Straordinario, il Prefetto Laganà, che il progetto non può essere ne fermato ne cambiato, allora perché qualcuno va a Roma a chiedere i soldi che non ci sono altrimenti il progetto si fermerà?

Si assume il Commissario Straordinario la responsabilità di portare avanti il fallimento a cui è destinata quest’opera sulla sponda bresciana? Osserviamo anche che mentre i gardesani (bresciani e veneti) vanno a Roma per sollecitare l’avanzata dell’iter del progetto e chiedere soldi per un progetto che sanno da sempre non essere assolutamente sostenibile dal punto di vista economico (ps: avranno parlato anche dei costi di gestione multimilionari per i prossimi 50 anni?) i “Sindaci del Fiume Chiese” ed in primis i quattro da sempre in prima fila, Gavardo, Montichiari, Muscoline e Prevalle, non sono più così attivi, forse sperano che i vari ricorsi al TAR nel loro flemmatico corso, prima o poi tolgano loro le castagne dal fuoco?

Ricorsi al TAR che ad oggi non si sa dove come quando verranno discussi ne è dato sapere perché non si è fatta né la richiesta di sospensiva del procedimento né la richiesta di deliberazione d’urgenza, perché far spendere 4/5 milioni di euro per poi vedere il progetto bloccato?

Noi cittadini auspichiamo che, come agiscono volontari e associazioni imperterriti ormai da anni, anche i Sindaci lungo il fiume Chiese si rimettano in campo in modo determinato, andando anche a Roma a parlare con il Ministro per far sentire anche la loro, la nostra, campana che, ne siamo convinti con tutte le dovute serie argomentazioni a loro disposizione, non suonerebbe stonata, anzi».

  • Per il Comitato “Visano Respira – Stefano Guarisco
  • Per il Comitato “La Roccia” – Roberta Caldera
  • Per il Comitato “Gaia” – Filippo Grumi
Lo schema del progetto per la depurazione del Garda Bresciano, con i depuratori (D) di Gavardo e Montichiari sull’asta del Chiese.

 

 

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