Moria di gabbiani, allarme aviaria sul Garda

LAGO DI GARDA - E' allerta sul Garda per la moria di gabbiani e la conferma di un caso confermato di aviaria a Toscolano. Ecco le prescrizioni di Ats e le informazioni dello Zooprofilattico.

Si continuano a rinvenire carcasse di gabbiano sulle spiagge del lago. E sul Garda è emergenza per l’influenza aviaria.

L’allerta era scattata alcuni giorni fa, in seguito al ritrovamento di un gabbiano morto sulla spiaggia di Toscolano Maderno. La carcassa, recuperata da un privato e consegnata al Cras, Centro recupero animali selvatici di Lazise, è poi risultata positiva all’influenza aviaria (virus H5N1) dalle analisi effettuate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

Sul sito dello Zooprofilattico si legge: «In Italia la circolazione del virus H5N1 fra gli uccelli selvatici è in aumento, con il rischio che questi possano trasmettere il virus agli allevamenti avicoli».

Il ministero della Salute ha diramato una nota, indirizzata a tutti i Servizi veterinari regionali e agli Istituti Zooprofilattici italiani, in cui ravvisa la necessità di rafforzare la sorveglianza dei volatili selvatici e l’applicazione delle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli: “La diffusione del ceppo H5N1 HPAI fra gli uccelli selvatici è in aumento, in Italia come nel resto del mondo – dichiara Calogero Terregino, direttore del Centro di referenza per l’influenza aviaria –. Nel nostro paese, i casi di H5N1 HPAI nell’avifauna interessano principalmente Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Il ministero della Salute ha evidenziato come tale situazione costituisca un rischio costante per gli allevamenti di volatili domestici, considerato che alcune zone ad elevata densità avicola coincidono con le aree dove attualmente si rilevano casi di HPAI nei selvatici. Come Centro di referenza stiamo monitorando l’evoluzione dell’epidemia su tutto il territorio nazionale con estrema attenzione, per evitare che si verifichi una situazione come nell’inverno 2021-2022.”

Moria di gabbiani sul Garda (foto WWF Bergamo Brescia).

 

Da qualche giorno l’attenzione è in particolare rivolta al Garda, dove sono numerosi i rinvenimenti di carcasse. «Se ne continuano a trovare, morti o moribondi. Ne arrivano a riva a decine, soprattutto nella zona del Vò a Desenzano», dice Paolo Zanollo, referente del WWF per l’area gardesana.

Intanto il direttore del Dipartimento veterinario di ATS Brescia ha inviato ai Comuni del Garda bresciano, in riferimento ai casi di «elevata mortalità tra i gabbiani nei pressi delle sponde del Garda, in particolare nel Comune di Desenzano», una nota in cui si forniscono le indicazioni cui è necessario attenersi in caso di rinvenimento di carcasse.

La nota (la puoi scaricare qui) spiega che «in caso di rinvenimenti di uccelli selvatici morti occorre, per la loro eventuale manipolazione, indossare guanti e mascherine Ffp2, riporre le carcasse in un doppio sacco di plastica resistente ben chiuso, lavarsi accuratamente le mani, lavare ad alta temperatura (60° C) per almeno 30 minuti indumenti ed attrezzature utilizzate nel recupero».

Resta inteso che il ritrovamento di carcasse deve essere segnalato alla Polizia provinciale.

 

 

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