Feralpi, nello stabilimento di Lonato il “Mondo d’acciaio” del maestro Emilio Isgrò

LONATO - L’opera, gemella di quella posizionata a dicembre nel parco delle sculture del viridarium, a Brescia, è frutto dell’unione tra arte e impresa a beneficio della cultura e della comunità.

Durante l’evento “Per la cultura, per la comunità” tenutosi questa mattina, giovedì 11 aprile, presso gli stabilimenti di Lonato del Garda, Feralpi Group ha inaugurato la seconda opera dal titolo “Mondo d’acciaio” del Maestro Emilio Isgrò, gemella della prima posizionata a dicembre presso il parco delle sculture del Viridarium a Brescia.

 

Opera gemella di quella collocata a Brescia

Alla presenza dei vertici aziendali Giuseppe e Giovanni Pasini, rispettivamente presidente e consigliere delegato di Feralpi Group, della sindaca di Brescia Laura Castelletti e del sindaco di Lonato del Garda Roberto Tardani, del Maestro e della Presidente di Fondazione Brescia Musei, Francesca Bazoli, è stato svelato il secondo mappamondo in acciaio di Isgrò, anch’esso del diametro di quattro metri prodotto grazie al know-how ingegneristico di Feralpi, nell’ambito di un innovativo progetto di mecenatismo culturale dell’azienda.

Anche questa seconda imponente opera riproduce il globo terracqueo, fissato al terreno mediante l’asse terrestre, e la rete dei paralleli e dei meridiani. Sulle superfici opache che delimitano le terre emerse e i vari continenti, Emilio Isgrò ha cancellato i nomi delle nazioni e delle città, ad esclusione di Brixia, scelta che pone l’accento sulle origini romane della città, sottolineando anche quanto le sue radici latine siano state di vitale importanza negli sviluppi della sua storia urbanistica culturale e continuino a essere un punto di riferimento per il territorio.

 

Il Maestro Isgrò e il mecenatismo di Feralpi

Il Maestro Isgrò e la sua arte hanno assunto il ruolo di catalizzatori tra cultura e impresa elevando l’opera realizzata a simbolo che ben rappresenta le capacità imprenditoriali e professionali del territorio bresciano.

Il progetto che ha visto la nascita di “Mondo d’acciaio” conferma il mecenatismo di Feralpi, che ha adottato da tempo alcune linee guida per indirizzare le proprie azioni nell’ambito di un fattivo dialogo con il territorio in cui è inserita, sotto il profilo sociale, culturale e educativo. In particolare, nell’ambito della cultura come formazione, nello sviluppo dell’imprenditorialità, nella divulgazione e educazione sul mondo dell’acciaio e nella salvaguardia del patrimonio artistico e storico del proprio territorio.

La strategia ESG di Feralpi non prevede solo un forte impegno umano e finanziario in tema di decarbonizzazione, ma include una profonda responsabilità nell’ambito sociale grazie a una concezione dell’azienda come patrimonio della collettività che distribuisce valore sotto forma anche di attività culturali. E ancora, la consapevolezza dell’importanza di avere un “buon governo” affinché l’etica e i valori di impresa si trasferiscano in azioni che promuovano l’inclusione.

Feralpi abbraccia metaforicamente il mondo che tutti noi condividiamo e che Isgrò ha voluto rappresentare in “Mondo d’acciaio”.

Giovanni Pasini: “Alleanza per la cultura”

«Mondo d’acciaio – la cui realizzazione è stata possibile grazie a una forte collaborazione tra primo, secondo e terzo settore – suggella il termine del percorso di Brescia e Bergamo Capitale Italiana della Cultura, rappresentando, come ogni “cancellazione” di Isgrò, un nuovo inizio di una comunità, Brescia, che si propone come territorio d’arte e d’industria” ha commentato Giovanni Pasini, Consigliere delegato di Feralpi Group.

«Feralpi – continua Pasini – è stata tra le prime aziende ad aderire alla Alleanza per la Cultura promossa da Brescia Musei perché riteniamo sia fondamentale valorizzare il patrimonio artistico cittadino e sostenerne gli eventi culturali. “Mondo d’acciaio” simboleggia” anche la sintesi tra la cultura del lavoro, del fare, dell’impresa e la cultura del dono».

Isgrò: “Il nostro pianeta è in pericolo”

Così il Maestro Emilio Isgrò: «Cancellare un mondo a pezzi, come oggi appare il mondo in cui viviamo, non è un’opera di distruzione, come può apparire a una valutazione superficiale, ma il tentativo dell’arte di segnalare che il nostro pianeta è in una condizione di obiettivo pericolo, e dobbiamo essere uniti per fermarci in tempo sulle soglie di un rischio che altrimenti diventa irrimediabile».

 

Bazoli: “L’importanza del partenariato culturale pubblico-privato”

«La collaborazione di Brescia Musei con Feralpi – ha detto Francesca Bazoli, presidente Fondazione Brescia Musei – incarna i migliori principi del partenariato culturale pubblico-privato. Una grande azienda, con ambiziosi traguardi di impegno nella vita della propria comunità, che si fa materialmente attore della produzione artistica di un’opera d’arte contemporanea: essa non solo arricchisce la Collezione aziendale, ma nel suo “gemello” bresciano diviene protagonista del Parco delle Sculture del Museo di Santa Giulia.

Ritengo questa occasione una vera, plastica rappresentazione del concetto di “comunità di patrimonio”, intendendo con ciò l’amorevole azione compiuta da una azienda nel prendersi cura del patrimonio artistico cittadino e del suo arricchimento. L’opera del maestro Isgrò, che concettualmente rimanda al nostro pianeta e alla centralità della città antica di Brixia, conferisce a questo progetto i connotati di un caso emblematico nel panorama dei beni culturali italiani.

 

Castelletti: “Ogni luogo può diventare uno spazio d’arte”

«A quattro mesi dalla sua chiusura, Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023 continua a produrre benefici anche fuori dai confini delle due città» ha commentato la sindaca di Brescia Laura Castelletti. «L’opera di Isgrò inaugurata oggi qui in Feralpi è il simbolo dell’arte che non ha confini e nemmeno pregiudizi: i due mappamondi gemelli tracciano un filo ideale fra i nostri musei civici e una delle imprese più importanti della nostra provincia e che, non a caso, è stata fra le prime ad aderire all’Alleanza per la Cultura ideata da Fondazione Brescia Musei. Sono convinta che ogni luogo possa diventare uno spazio d’arte se c’è qualcuno che è in grado di ripensarlo in questo modo: è per me particolarmente interessante che, sempre più, a farlo siano anche gli imprenditori e non soltanto i pubblici amministratori. Spero che la strada tracciata dalla famiglia Pasini sia, ancora una volta, ispirazione ed esempio per tanti altri» ha concluso la sindaca Castelletti.

 

Tardani: “Esempio virtuoso di imprenditorialità”

«Ancora una volta Feralpi Group si contraddistingue come esempio virtuoso di imprenditorialità, per l’impegno nell’affrontare tematiche estremamente attuali e che hanno un impatto non solo sul settore in cui si inserisce, ma anche sul territorio e sul benessere della comunità» – sottolinea il sindaco di Lonato del Garda, Roberto Tardani.

«La giornata di oggi rappresenta un’occasione per sottolineare il legame importante dell’azienda con le Istituzioni, aggiungendo particolare attenzione anche all’aspetto di valorizzazione culturale-artistica del territorio, aspetto su cui anche la nostra Amministrazione sta ponendo particolare accento. Ringrazio il Presidente Giuseppe Pasini e il Consigliere delegato Giovanni Pasini per aver condiviso con noi questo importante momento».

Il Gruppo Feralpi

Il Gruppo Feralpi è tra i principali produttori siderurgici in Europa (2.4 mld € di fatturato nel 2022, oltre 1850 dipendenti diretti nel 2022) ed è specializzato nella produzione di acciai destinati sia all’edilizia sia ad applicazioni speciali. Dalla capogruppo Feralpi Siderurgica, fondata nel 1968 a Lonato del Garda (Brescia), un percorso di crescita ha dato vita ad un Gruppo internazionale, diversificato e verticalizzato a monte e a valle della filiera produttiva e di commercializzazione.

Il Gruppo Feralpi è tra i leader sul mercato nazionale ed europeo nella produzione di tondo per cemento armato in barre, vergella liscia e nervata, tondo ribobinato, trafilato e rete elettrosaldata. La missione che si propone Feralpi non è soltanto quella di produrre i migliori acciai per l’edilizia, ma di farlo nel modo più sostenibile possibile, nel rispetto delle persone e della loro diversità nonché dell’ambiente, ovvero abbattendo i consumi e le emissioni utilizzando le migliori tecnologie disponibili grazie ad investimenti tecnologici uniti ad un’intensa attività di innovazione e ricerca.

 

 

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