Tavina, tra promesse e realtà

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SALÒ – «Area Tavina, tra promesse e realtà». Questo il tema dell’incontro pubblico che il gruppo di opposizione «Scelgo Salò» ha organizzato nella serata di giovedì 13 novembre.

Appuntamento alle 20.45 presso il Centro sociale di via Montessori; relazionano, introdotti da Giovanni Pelizzari, i consiglieri di minoranza Stefano Zane e Giovanni Cigognetti.

«In riferimento al discusso e discutibile progetto in fase di approvazione – spiegano gli organizzatori – verrà illustrata l’analisi svolta dai partecipanti in relazione alla credibilità dello stesso e alle occasioni perdute. Il tema è caldo e d’attualità. I problemi aperti sono ancora tanti e fare chiarezza è assolutamente necessario. Salò non può permettersi di buttare al vento, un’altra volta, un’opportunità per una vera valorizzazione e riqualificazione di una parte fondamentale del nostro territorio».

Ricordiamo che l’operazione Tavina, dopo alcune battute d’arresto durante l’Amministrazione Botti, si è rimessa in moto dopo l’insediamento dell’Amministrazione Cipani. Lo scorso luglio il Consiglio comunale ha infatti adottato i due Piani attuativi riguardanti l’intervento: la delocalizzazione dell’attività industriale nel nuovo stabilimento da costruire a Cunettone, a fianco della strada per Puegnago, e la riqualificazione urbanistica del sito che ora ospita l’impianto di imbottigliamento e che in futuro accoglierà volumetrie residenziali ed alberghiere.

Sull’attuale comparto industriale di 77.289 mq si concede una potenzialità edificatoria di 28.980 mq, di cui 20.650 mq a destinazione residenziale (parliamo, per capirci, di 250 appartamenti da 80 mq), 8mila mq alberghieri e 330 mq commerciali.

Numeri definiti nel corso del mandato dell’Amministrazione Botti, che aveva ridimensionato le volumetrie precedentemente concesse. Si tratta, in ogni caso, della più grande operazione urbanistica mai realizzata a Salò.

 

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