No alla chiusura della posta di Bolognano

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ARCO – Un’altra azione di protesta contro la chiusura dello sportello di Poste Italiane a Bolognano si è svolta nella tarda mattina di giovedì 5 marzo su iniziativa dell’Amministrazione comunale.

Gli amministratori hanno mobilitato i residenti, invitandoli a recarsi all’ufficio postale dove il sindaco Alessandro Betta ha spedito una raccomandata all’indirizzo della direzione di Trento, che informa dell’iniziativa e chiede la rinuncia alla chiusura. Inoltre si sta avvicinando a quota 2000 il numero delle firme in calce alla relativa petizione, gestita dal Comitato di partecipazione di Oltresarca, alle quali si sono aggiunte, nell’occasione dell’azione di protesta, quelle del sindaco, del presidente della Comunità di Valle Salvador Valandro e dei componenti della Giunta comunale, del Consiglio comunale e della Giunta della Comunità presenti.

L’iniziativa fa seguito all’azione di protesta del 12 febbraio, quando il sindaco, la Giunta quasi al completo e parte del Consiglio comunale si sono recati all’ufficio postale di Bolognano e il sindaco ha compiuto il gesto simbolico di un’operazione di sportello. Ed è in linea con quanto espresso dalla mozione consiliare presentata alla stampa il 9 febbraio in municipio, presenti il sindaco Alessandro Betta, il vicesindaco Stefano Bresciani e parte della Giunta comunale, il presidente del Consiglio comunale nonché deputato alla Camera Mauro Ottobre e il vicepresidente Flavio Tamburini, il senatore Vittorio Fravezzi e tutti i capigruppo del Consiglio comunale di Arco.

Intanto la raccolta di firme prosegue a Bologano alla Coop, alla farmacia, al tabacchino, alla pizzeria-ristorante Marosi, al salone Marisa, ai ristoranti-pizzerie La Falesia di Massone e Antica Corte di Caneve, e all’azienda agricola Giovanazzi in località Noreda. Per informazioni il Comitato è raggiungibile all’indirizzo e-mail [email protected]. La petizione, che sarà consegnata dal Comitato a Poste Italiane, chiede un passo indietro rispetto alla decisione di chiudere lo sportello di Bolognano, piccolo ma strategico e di grande rilevanza sociale.

«Quella della chiusura è una scelta priva di fondamento economico – ha ribadito il sindaco Alessandro Betta – e che vanifica anni di impegno dell’Amministrazione comunale nel collaborare con Poste per mantenere aperto quello sportello, che ha richiesto un notevole costo a carico della collettività. Quello sportello ha una funzione sociale rilevantissima, trattandosi di una frazione abbastanza lontana e con un dislivello considerevole, tale da costituire un problema per tutte le persone svantaggiate, a partire dagli anziani. Questo taglio che hanno annunciato ci pare non ragionato e anche ingiustificato, se non sono da prevedere risparmi apprezzabili, dato che il dipendente sarà solo spostato in altra sede. Si tratta comunque di uno sportello che serve una zona ampia e che serve dai 100 ai 200 utenti al giorno, a fronte di un ufficio postale centrale, quello di piazzale Schotten, nel quale l’utenza è costretta regolarmente a lunghe code. Quindi credo che possiamo e dobbiamo chiedere a gran voce che Poste riveda la sua decisione».

poste bolognano
Amministratori e cittadini manifestano all’esterno dell’ufficio postale di Bolognano.

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